“L’Amour Toujours”, “Bla Bla Bla”, “In My Mind”, “Another Way” e “La Passion” sono solo alcune delle tante canzoni che hanno segnato - e continuano a segnare - intere generazioni di ragazzi che scendono in pista solo per scatenarsi al ritmo delle creazioni di Gigi D’Agostino, ascoltate e riprodotte in tutto il mondo. Artista che vanta una carriera trentennale iniziata a fine anni ‘80 quando comincia come deejay nelle note discoteche torinesi, Gigi D’Agostino ha raggiunto in pochi anni il successo non solo in Italia, ma anche in tutto il mondo, riconosciuto con premi nazionali e internazionali.
Re della musica dance, ma anche innovatore del suono. “Lento Violento” non è solo lo pseudonimo da lui utilizzato dagli anni 90 ma è una vera e propria impronta artistica generazionale, uno degli innumerevoli segni che Gigi D’Agostino ha lasciato nella musica.
Lo stile inconfondibile che caratterizza da sempre le sue sonorità si identifica in un iconico andamento lento ma pieno di energia: “Con questo pseudonimo racconto quello che vedo, quello che sento…un mondo con il battito lento.”
Dopo quattro anni lontano dalle scene e dopo essere stato ospite a febbraio al Festival di Sanremo, Gigi D’Agostino è pronto a conquistare il palco dell’estate con la sua consolle, circondato da fan di tutte le età che da sempre hanno le sue canzoni come colonna sonora dei momenti più spensierati della propria gioventù.
Gigi D’Agostino ha da poco pubblicato “Shadows of the night”, insieme a Boostedkids (su etichetta Time Records, in collaborazione con Virgin/Universal sul mercato internazionale). “Il progetto è nato dalla voglia di forti tensioni emotive, dalla curiosità e voglia di andare oltre con le armonie e sentire cosa c’è più in là” aveva dichiarato Gigi “In questo caso abbiamo pensato di rielaborare la mia canzone del 1999 Another Way che proprio quest’anno compie 25 anni. Abbiamo mantenuto la sezione strumentale originale creando e ricamando, tutt’intorno, una parte inedita, dando vita a un nuovo punto di vista oltre che un ulteriore punto d’ascolto e di ballo”.