La mostra è promossa da Roma Capitale e organizzata e realizzata dal C.O.R. (Creare, Organizzare, Realizzare) a cura di Mariapaola Trovajoli, Alessandro Nicosia e Federica Nicosia; collaboratore ufficiale Rai Teche, supporto organizzativo Zètema Progetto Cultura.
Accademico di Santa Cecilia e Cavaliere di Gran Croce dell’ordine al merito della Repubblica Italiana, appassionato di pianoforte e jazz, iniziò la sua prestigiosa carriera in RAI, dirigendo la prima orchestra stabile di musica leggera. Suonò con i più prestigiosi jazzisti del mondo: Duke Ellington, Miles Davis, Chet Baker, Stéphane Grappelli e molti altri, nel 1949 rappresentò l’Italia al Festival Internazionale di jazz di Parigi.
Autore di brani indimenticabili il cui pregio è quello di un linguaggio immediato, universale, le sue musiche hanno segnato le generazioni del dopoguerra decretando la rinascita della commedia musicale italiana in collaborazione con gli altri protagonisti della scena romana del Teatro Sistina, Pietro Garinei e Sandro Giovannini che con lui collaborarono e portarono in scena nel 1962 Rugantino, oggi ancora in cartellone con grande riconoscimento di pubblico. Un’opera che ha attraversato più di sessant’anni senza stancare, contenente uno dei brani più emblematici all’Urbe, Roma nun fa la stupida stasera, quasi un inno dal sapore immortale.

- Nino Manfredi in Rugantino
Senza dimenticare le altre sue opere come Rudy , Aggiungi un posto a tavola e oltre trecento musiche per film, dal primo in cui collaborò con il compositore Goffredo Petrassi Riso amaro del 1949, a moltissimi film da cassetta, comici con Totò o indimenticabili come La Ciociara, Matrimonio all’italiana, C’eravamo tanto amati (1974), Brutti, sporchi e cattivi (1976), Una giornata particolare (1977), Ballando, ballando (1984), La famiglia (1987) con gli ultimi tre film vinse due nastri d’argento e due David di Donatello .

- Trovajoli con Ettore Scola
Come dichiarò in molte interviste, preferiva sempre lavorare sul campo, fianco a fianco con i registi, tra i quali: Vittorio De Sica, Dino Risi, Luigi Magni, Mario Monicelli ed Ettore Scola a cui lo legherà una fraterna amicizia per tutta la vita.
In esposizione il primo violino, regalo del padre, un musicista che accompagnava la proiezione dei film muti; il diploma al conservatorio con 110 e lode; l’esperienza della guerra; le foto dei primi concerti jazz e d’orchestra; le composizioni per il cinema; le produzioni teatrali, con le partiture originali delle sue composizioni; le locandine dei film in cui lavorò; le vignette di Ettore Scola che lo ritraevano in modo divertente; le altre passioni, l’amicizia, il mare e la barca a vela.

- Disegno di Ettore Scola per compleanno Trovajoli
Un racconto umano e professionale che si svolge lungo il chiostro a piano terra del museo, nel giardino centrale la musica di Roma nun fa la stupida stasera ci accompagna e ci predispone ad un’atmosfera affettuosa.
Nella sala proiezioni, una delle ultime interviste dell’Istituto Luce, ci permette di capire più profondamente il carattere di questo artigiano della musica, capace di raggiungere tutti gli spettatori di ogni generazione, grazie ad una sonorità che parla eternamente al cuore degli esseri umani e pare l’eco risonante del cuore di Roma, laddove sono nati i Rugantino di ogni epoca, incarnazione scanzonata e tragica di una città che fu ed è.