Lo scrivano del celebre scrittore newyorkese Herman Melville va in scena al Quirino.
La voce narrante dello spettacolo è il proprietario dello studio legale in cui Bartleby lavora. Il padrone è un avvocato sulla sessantina, gentile e onesto. Siamo in un ufficio di Wall Street dell’America dell’Ottocento. L’avvocato mette subito in allerta lo spettatore riguardo al resoconto su Bartleby, che viene definito “fra tutti gli scrivani fu il più strano che io abbia mai visto o di cui abbia sentito parlare”.
Bartleby è effettivamente un giovane atipico. Viene assunto per la sua innata capacità di copiare complicati documenti forensi e per la sua taciturna educazione. Nel suo angolino, lo scrivano passa tutto il giorno a scrivere e a riscrivere, fermandosi solo per sgranocchiare qualche biscotto allo zenzero. Arrivano poi le incomprensioni e le riflessioni, le risposte spiazzanti del nostro Leo Gullotta, calato in modo saggio nel personaggio con una scenografia di grande effetto storico.
Lo spettacolo è dedicato all’alienazione da lavoro. Mi spiego meglio. Bartleby è impiegato in una mansione disumanizzante: passa ore e ore a leggere e a copiare documenti legali in uno spazietto claustrofobico. Lo scrivano è anche privato del panorama della sua finestra, che consiste in un muro impenetrabile. Il lavoro di Bartleby è usurante, direi quasi un impiego mortale.
Melville da grande intellettuale ci fa riflettere sugli effetti dei lavori estenuanti nella società moderna già nel 1853: un tema ancora attuale nelle nostre democrazie occidentali. D’altronde la fame o la schiavitù, come nell’800 a oggi, è la condizione primaria dell’impiego medio. Ah che umanità ferita.
www.teatroquirino.it
BARTLEBY LO SCRIVANO
Con Leo Gullotta
di Francesco Niccolini
liberamente ispirato al racconto di Herman Melville
con
GIULIANA COLZI ANDREA COSTAGLI DIMITRI FROSALI
MASSIMO SALVIANTI LUCIA SOCCI
scene Sergio Mariotti
costumi Giuliana Colzi
luci Marco Messeri
regia EMANUELE GAMBA
(recupero stagione 2019/2020)
personaggi e interpreti in ordine di apparizione
Rita / Giuliana Colzi
Turkey / Massimo Salvianti
signorina Ginger / Lucia Socci
l’avvocato / Dimitri Frosali
Nippers / Andrea Costagli
Bartleby / Leo Gullotta
Lo spettacolo ha una durata di 80 minuti senza intervallo