Ogni mese, in effetti, viene assegnata la lettura di un libro (scontato al 15%) e in una data prefissata i lettori potranno poi dialogare con l’autore.
Senz’altro interessante è stato l’incontro con lo scrittore Pino Imperatore, moderato da Enza Alfano, tenutosi il 23 ottobre nella suddetta libreria alle ore 18,00. Nel gruppo dei lettori si è creata una gradevole atmosfera e in verità in questi tempi di gente incollata ai social, è davvero una buona opportunità comunicare “dal vivo” guardandosi in faccia e… farlo intorno a un libro e al suo autore, rappresenta qualcosa in più.
Dopo una breve introduzione di Pino Imperatore sul thriller, “Con tanto affetto ti ammazzerò” (Ed. Dea/Planeta), la moderatrice ha dato il via al dibattito con i lettori che interagendo con l’autore ne hanno evidenziato caratteristiche e pregi, come vivace umorismo, napoletanità verace, termini dialettali usati nella convinzione che il nostro dialetto in realtà sia “una lingua”, insieme alla valorizzazione di storia, arte, cultura, miti e leggende del nostro territorio.
Ho letto il libro con piacere ed ho partecipato al di battito con delle riflessioni personali: la prima riguardante una citazione introduttiva tratta dal testo “Metafisica dei Tubi” di Amélie Nothomb, in cui il cervello umano è paragonato ad un’ostrica capace di produrre una perla, se per un imprevisto in essa entra una particella estranea. L’autore ha spiegato che tale similitudine è da riferirsi all’eterna lotta tra Bene e Male: talvolta in modo imprevisto il Bene, simboleggiato dalla perla, può fiorire anche in un ambiente ostile e inospitale, come quello in cui agisce la protagonista del libro, Elena De Flavis, vera perla circondata da familiari interessati e meschini.
- Pino Imperatore
Ho sottolineato poi che in genere i thriller moderni sono alquanto cambiati, in quanto tale genere viene usato spesso quasi come un “pretesto” per tener desto l’interesse del lettore con la suspence, mente al di là della trama tipica del “giallo”, il campo viene esteso ad altri temi, come vediamo nei libri di Dan Brown, di Maurizio De Giovanni e dello stesso Pino Imperatore.
Colpisce sulla quarta di copertina un’altra citazione: “Diceva Einstein che il valore di un uomo si dovrebbe misurare in quanto dà e non in base a quanto può ricevere”. -Ed Eistein non era ‘nu fesso- conclude l’autore.
Non a caso, quindi, il libro è da lui dedicato “a chi non svilisce o calpesta la vita e la tratta con amorevole cura valorizzandone ogni momento”.
Prossimo incontro del Club dei Lettori:20 novembre 2019, sempre di mercoledì alle ore 18,00 ,presso la Libreria Raffaello in Via Kerbaker a Napoli.
- Libreria Raffaello
Giovanna D’Arbitrio
P.S. Note biografiche- Pino Imperatore è nato a Milano nel 1961 da genitori napoletani e vive in Campania dall’infanzia. È giornalista e autore di varie pubblicazioni comiche e umoristiche, fra cui: la Trilogia del Buonumore (Cento Autori, 2007); il saggio De vulgari cazzimma (Cento Autori, 2008); i romanzi Benvenuti in casa Esposito (2012, da cui è stata tratta una commedia teatrale di grande successo, scritta con Alessandro Siani e Paolo Caiazzo), Bentornati in casa Esposito (2013) e Questa scuola non è un albergo (2015), editi da Giunti; l’antologia Capita solo a Napoli (Mondadori, 2014, curata con Nando Mormone). Coordina a Napoli le attività del Laboratorio di scrittura comica e umoristica Achille Campanile, da lui fondato nel 2001. Nel 2015 ha esordito alla regia con lo spettacolo teatrale Anime del Sud. Per le sue attività letterarie e culturali ha ottenuto molti riconoscimenti, fra cui il premio Massimo Troisi.