David Abulafia, influente storico inglese di origine ebraica, docente di Storia del Mediteranneo all’Università di Cambridge, membro del Gonville and Caius College e della Briritish Academy, per i suoi studi sulla storia italiana e mediterranea, nel 2003 è stato insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine della Stella della solidarietà Italiana.
Tra i suoi libri in edizione italiana, particolarmente interessante si rivela senz’altro “Il Grande Mare” in un’epoca in cui il Mediterraneo è drammaticamente sospeso tra Oriente e Occidente per gli imponenti flussi migratori, i massacri, le guerre e gli interessi economici e politici del mondo globalizzato.
Nella presentazione della casa editrice si legge quanto segue: “Da sempre il Mediterraneo - il ’mare fra le terre’ - è stato un crocevia di popoli, culture, lingue, religioni, che ne hanno fatto il cuore pulsante del Vecchio Mondo. A segnare la storia del ’grande mare’, il nome con cui era noto nella tradizione ebraica, non sono stati, secondo lo storico britannico David Abulafia, il clima, i venti o le correnti, ma gli uomini (navigatori, mercanti, missionari, condottieri, crociati, pellegrini, pirati) che mettendo in contatto le regioni più remote di questo vasto bacino, lo hanno reso forse il più dinamico luogo di interazione tra società diverse sulla faccia del pianeta.
- David Abulafia
Anziché richiamarsi a un’astratta e statica identità mediterranea, l’autore pone l’accento sul cambiamento di un mare che nel corso dei millenni ha visto sorgere e tramontare imperi e civiltà, teatro di feroci battaglie per il monopolio politico e commerciale, e che infine, prima con la scoperta della rotta atlantica e poi con l’apertura del canale di Suez, ha perso sempre più importanza nelle relazioni e nei commerci internazionali, per trovare la sua nuova e insospettata vocazione nel turismo di massa e diventare, più recentemente, il complesso scenario di incessanti flussi migratori”.
Dedicato dall’autore alla memoria dei suoi antenati e da lui stesso presentato con una prefazione e un’introduzione, il “Il Grande Mare” è diviso in 5 parti: 1) il primo Mediterraneo (22.000-1000a.C); 2) Il secondo Mediterraneo (1000a.C.-600d.C); 3) il Terzo Mediterraneo (600-1350); 4) il quarto Mediterraneo (1350-1830); 5) Il quinto Mediterraneo (1830-2010).
Al centro di questa grande ricostruzione storica, non ci sono solo eventi e personaggi di grande rilievo, ma anche figure che in altri testi non vengono nemmeno citati, come l’emissario egiziano Unamon (XI sec.) e la sua missione marittima nella città fenicia di Biblo, oppure il rabbino spagnolo Beniamino da Tudela che attraversò “il grande mare” per andare in Terrasanta nel 1160 e tanti episodi storici meno noti che rendono la lettura più avvincente ed interessante.
Il libro è ricco di belle illustrazioni, molte pagine di note esplicative per ciascuna delle sue 5 parti, fonti iconografiche e letture consigliate, elenco dei nomi. Un testo davvero completo sotto tutti gli aspetti.
Ecco un video in cui l’autore presenta il suo libro in una conferenza tenuta in Italia.
https://www.youtube.com/watch?v=z_Ir7JpWWSU