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Rubrica: LETTURE CONSIGLIATE

L’ AMICA GENIALE IV STAGIONE

Dai libri di Elena Ferrante alle serie di successo
martedì 27 agosto 2024

Argomenti: Recensioni Libri

“L’Amica geniale di Elena Ferrante è il miglior libro del XXI secolo - scrive il New York Times-. Leggere questo romanzo indimenticabile e senza compromessi è come andare in bicicletta sulla ghiaia: è grintoso, scivoloso, e snervante allo stesso tempo”.

L’ultimo capitolo della serie televisiva italo-statunitense creata da Saverio Costanzo, basata sull’omonima serie di romanzi di Elena Ferrante, sarà trasmesso in Usa su Hbo Max dal 9 settembre, mentre in Italia arriverà su Rai 1 l’11 novembre. Distribuita all’estero con il titolo “My Brilliant Friend”, la IV stagione sta riscuotendo consensi di pubblico e critica ed è stata presentata in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival di New York, mentre le prime due puntate sono state proiettate al MoMa, il Museo di Arte Moderna, un prestigioso riconoscimento.

La quarta stagione è ispirata al libro della Morante “Storia della bambina perduta” quarto ed ultimo volume dell’Amica Geniale, così descritto dalla casa editrice: “Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e "rinascite". Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale del rione (cosa che la porterà tra l’altro allo scontro con i potenti fratelli Solara). Ma il romanzo è soprattutto la storia di un rapporto di amicizia, dove le due donne, veri e propri poli opposti di una stessa forza, si scontrano e s’incontrano, s’influenzano a vicenda, si allontanano e poi si ritrovano, si invidiano e si ammirano”.

La IV stagione si svolge negli anni ’80, periodo storico segnato da profondi cambiamenti sociali e politici”. Elena, ora interpretata da Alba Rohrwacher, torna a Napoli dopo essere diventata una scrittrice di successo, ma il suo matrimonio è finito e pertanto si riaccende la sua relazione con Nino Sarratore (Fabrizio Gifuni). Lila (Irene Maiorino) è rimasta a Napoli ed è ormai un’imprenditrice nel campo dell’informatica, temuta e rispettata nel quartiere, soprattutto dai fratelli Solara, con i quali entra in conflitto. Nonostante il passare del tempo e tanti cambiamenti, le due amiche si ritrovano nello stesso quartiere, affrontando le difficoltà della vita da due donne adulte, tra vicende personali, violenze politiche e disastri naturali come il terremoto del 1980.

Ricordiamo che le stagioni I, II, III sono andate in onda su Rai1, tra il 2018 e il 2022, tutte tratte dalla nota quadrilogia di Elena Ferrante, riscuotendo un notevole successo non solo in Tv, ma anche su grande schermo. Nel 2011 fu pubblicato il primo volume del ciclo L’Amica Geniale, seguito dai libri Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta, Storia della bambina perduta. (Ed.e/o).Le prime parti sono tratte dal primo volume che descrivono l’infanzia e l’adolescenza di due bambine, Elena (Elisa del Genio), e Raffaella (Ludovica Nasti), in un quartiere povero di Napoli negli anni ’50, dove è racchiusa tutta la loro vita, tra giochi con le bambole, scuola e famiglia, litigi tra familiari e i loro vicini, violenze del “guappo”, Don Achille. Molto intelligente, ribelle e decisa, Lila desta l’ammirazione di Lenù che diventa sua amica e la segue in tutte le sue audaci iniziative. Purtroppo, con la fine della scuola elementare sono costrette a separarsi: il padre di Lila, calzolaio povero e maschilista, non le consentirà di proseguire gli studi, mentre il padre di Lenù, usciere comunale, permetterà alla figlia di continuare a studiare. I loro percorsi comunque continueranno ad intrecciarsi per tutta la vita e in futuro verranno poi descritti da Elena in un libro, specchio dei loro sogni, amori, inganni, rotture e ricongiungimenti, in particolare del loro coraggio nel sottrarsi a patriarcale sottomissione, maschilismo e degrado socioculturale.

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Il primo volume, così come il film, si apre con il prologo, “Cancellare le tracce”, in cui il figlio di Lila chiede invano aiuto a Lenù, ormai anziana, qualche notizia per ritrovare la madre scomparsa. La narrazione poi continua con i ricordi di Lenù (voce narrante: Alba Rohrwacher) ed è condotta da lei stessa in prima persona. Vengono alla luce così tanti personaggi, descrizioni di ambienti e usanze di una Napoli anni ‘50 e via via nei libri successivi scorrono tanti eventi storici fino ai nostri giorni: un excursus emozionante e coinvolgente per i napoletani di una certa età, come la sottoscritta che ben ricorda il passato, in particolare gli anni ’60 quando come insegnante toccò con mano i problemi della dispersione scolastica in certi quartieri napoletani “a rischio”.

Secondo la descrizione della casa editrice la quadrilogia “comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L’autrice scava intanto nella natura complessa dell’amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l’andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con profondità e potenza. Altri romanzi arriveranno poi per raccontarci la giovinezza, la maturità, la vecchiaia incipiente delle due amiche”.

Si ritiene che la scrittrice Elena Ferrante, nata e cresciuta a Napoli, si nasconda dietro uno pseudonimo, per cui varie ipotesi sono state avanzate sulla sua vera identità, tra le quali forse la più accreditata è quella centrata su Anita Raja, traduttrice e saggista partenopea. Dal suo primo romanzo, L’amore molesto (1992) fu tratto l’omonimo film di Mario Martone e da I giorni dell’abbandono (2002) è stata realizzata la pellicola omonima di Roberto Faenza.

Ecco il Trailer della IV stagione: https://www.comingsoon.it/serietv/l...

Giovanna D’Arbitrio



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