Rubrica: ATTUALITA’ |
L’ITALIA S’E’ DESTA?Elezioni Sardegna 2024
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martedì 27 febbraio 2024
Argomenti: EDITORIALE L’esito delle elezioni regionali in Sardegna ha confermato quanta incertezza domini nell’opinione pubblica italiana che, dopo un periodo di esaltazione ed entusiasmo per un nuovo governo, si accorge, di giorno, di quanto la realtà sia deludente. Purtroppo, molte promesse esagerate sono state deluse; la sanità perde acqua da tutte le parti; la violenza non diminuisce; la situazione economica è estremamente precaria; i privilegi riguardano soprattutto le classi più abbienti, il sistema carcerario è in una situazione drammatica, mentre continuano le accuse per scandali politici, la situazione economica generale è diventata disastrosa con prezzi che aumentano di giorno in giorno, la sicurezza personale è perennemente a rischio, con morti ininterrotte sul lavoro e… potrei continuare ancora… Il Governo attuale ha commesso degli errori: puntare più sul coinvolgimento europeo che sulla propria nazione: lo confermano i continui viaggi della nostra Premier che è poco presente nella risoluzione dei problemi nostrani e lascia tutto il lavoro da svolgere a persone spesso inesperte ed impreparate a compiti così complessi e difficili. (Errare humanum est) Il maggior impegno della Premier sembra concentrato sul Piano Mattei, sulla guerra in Ucraina, sul premierato, sui rapporti con Europa e America, sull’Africa e l’immigrazione, mentre il nostro Paese deve affrontare una crisi enorme riuscendo a spendere solo una minima parte del PNRR: fatto che lo porterà verso grandi difficoltà future. Il risultato delle recentissime elezioni regionali che vedono AlessandraTodde vincitrice, anche se “sul filo di lana”, sono un forte campanello d’allarme per l’attuale Governo che, quasi giornalmente, commette errori di eccessivo autoritarismo che sconvolgono l’opinione pubblica e che non ricevono mai un confronto o una risposta da parte di chi è a capo della nostra nazione. Pur comprendendo le enormi difficoltà attuali, non solo italiane, resta un malcontento generale che si è manifestato, ieri, in maniera ufficiale. Quali i rimedi? Difficile dirlo, finchè persisteranno desideri di comando, divergenze tra i componenti di uno stesso partito, mancanza di programmi efficaci, solide alternative, insofferenza verso la stampa e, soprattutto, scarso senso di responsabilità verso chi si affida, con un voto, a continue speranze in un futuro migliore. Diritti di copyright riservati |