Rubrica: LETTURE CONSIGLIATE |
![]() ORTENSIO DA SPINETOLILa prepotenza delle religioni. Chiarelettere 2020
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mercoledì 13 gennaio 2021
Argomenti: Recensioni Libri Spiritualità contro religione di Andrea Comincini Ortensio da Spinetoli è stato un uomo, prima di essere un sacerdote, che ha preso seriamente il messaggio evangelico, e di conseguenza, si è trovato solo e isolato proprio dentro la Chiesa. Tutta la ricerca del biblista è volta separare il grano dal loglio – distinguere ciò che fu veramente detto e praticato da Gesù di Nazareth da quanti, succedutigli, hanno trasformato la sua predicazione in qualcosa di profondamente diverso e distante dalla stessa. In questo breve volume sono racchiusi alcuni scritti che vanno dal 1993 al 2011, legati da un filo rosso: liberarsi dagli orpelli teologici e dalle costruzioni asettiche di pensieri distanti dall’agape cristiana. Come indica il teologo Alberto Maggi nella introduzione, “tutta la ricerca scientifica di Ortensio è orientata a saper discernere nel testo sacro la parola di Dio e quella che è la sua interpretazione da parte degli uomini”. Ma è veramente possibile? Per lo studioso non solo lo è, grazie all’applicazione del metodo morfocritico alla Bibbia, ma risulta già comprensibile e concepibile affrontando le Scritture partendo proprio da Cristo. Risulta chiaro infatti che il nazareno, analizzandone la breve parabola terrena, non si è cimentato in dispute teologiche per correggere la dottrina, né ha cercato di creare una nuova gerarchia di potere: la prima è chiaramente la risultante dell’incontro con la mentalità razionalistica greca, la seconda con la tradizione giudaico veterotestamentaria. Il vero messaggio di Gesù è democratico e orizzontale (il lavaggio dei piedi è simbolo perfetto di tale atteggiamento) come il discorso per parabole lo è per la struttura essenzialmente esperienziale e non astratta dell’esser cristiano.
“Il messaggio di Gesù ‘Vi ho dato l’esempio, come ho fatto io fate anche voi’ (Gv 13,15) è stato sostituito da surrogati della teologia giudaica e più tardi del sacramento cristiano”. In quest’ottica la forza del Cristo, primo fra i fratelli, viene smarrita in un rivolo di correnti e credi, obnubilando il messaggio della Croce. Si tratta chiaramente, anche stavolta, di prendere atto dell’attacco frontale di un membro della Chiesa alla Chiesa stessa. La storia è colma di questi personaggi, ma se leggiamo gli scritti dell’autore si arriva veramente a percepire una rilettura rivoluzionaria – persino eccessiva? – della tradizione cristiano cattolica in particolare.
“La prepotenza delle religioni” trova come antagonista la dolce fermezza della vera spiritualità, la quale traspare anche nelle parole e nelle pagine di questo libretto – polemico sì, ma mai astioso – e nella intervista che chiude la raccolta. La via da percorrere per ritrovare la vera buona novella è semplice: “Egli [Cristo] ha scoperto Dio come amore, ma non si è preoccupato di darne una definizione, tanto meno inappellabile.”
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