Rubrica: PASSATO E PRESENTE |
![]() PAPA FRANCESCOScelte significative e novità epocali sull’esempio del “poverello d’Assisi”
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lunedì 1 aprile 2013
Argomenti: Opinioni, riflessioni Argomenti: Religione Argomenti: Personaggi famosi/storici Anche dall’abito talare è possibile avvicinarsi al saio del poverello d’Assisi riducendo al minimo ogni insegna che sottolinei un livello superiore, come ha fatto il nuovo Papa rinunciando alla mozzetta, la mantellina che sottolinea il rango papale, o scegliendo l’anello d’argento piuttosto che d’oro. Certo sono scelte significative che rappresentano un invito ed un monito per tutti i pastori della Chiesa. Una svolta non formale quella del nuovo Papa che ha realizzato novità epocali per la Chiesa cattolica. Partiamo dall’assunzione del nome Francesco, la prima volta nella storia dei Papi, un nome che da sé solo costituisce un programma rivoluzionario.
Il secondo motivo per ispirarsi a Francesco d’Assisi è quello di farsi riconoscere come apostolo della pace, in grado di far crescere la solidarietà tra i popoli ed impedire i sogni di egemonia che ghettizzano le minoranze etniche e religiose in tante parti del mondo, attentando alla loro stessa sopravvivenza, come accade quotidianamente ai cristiani d’Africa. Naturalmente un perseguimento della pace che non si limita a soccorrere i più deboli quando i conflitti sono già in corso, ma si propone di prevenire e rimuovere le cause profonde che li incubano.
L’altra novità assoluta è l’elezione al soglio di Pietro di un gesuita, appartenente ad un ordine concepito spesso in passato come il braccio secolare del papato. Una garanzia quella della provenienza dalla Compagnia di Gesù che da tempo si connota nella capacità “di cogliere i segni dei tempi” di roncalliana memoria e di accettarne la sfida, evitando ogni antistorico arroccamento.
Per uno come me che ha avuto esperienza politica, l’emozione è stata forte come quando fu eletto il Papa polacco Giovanni Paolo II, perché al di là del giudizio geopolitico si intuì che la scossa al monolite comunista sarebbe stata esplosiva, come puntualmente è accaduto.
Con queste novità assolute nella storia della Chiesa è prevedibile che prenderà nuovo slancio l’ecumenismo, che ha sempre registrato in Assisi e nello spirito del suo poverello la punta di diamante in grado di scalfire chiusure e pregiudizi. In conclusione l’auspicio della comunità cristiana e di tutti gli uomini di buona volontà è che San Francesco assista nel suo immane compito di rinnovamento, dentro e fuori della Chiesa, il Papa che assumendone il nome ne ha fatto il programma del suo pontificato.
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