Rubrica: QUADRIFOGLIO |
Mariantonietta Ottino, in arte Tonìa
La scoperta di un talento tardivo.Una mostra a Meina (NO)
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sabato 3 dicembre 2005
Argomenti: Arte, artisti C’è ancora qualcuno che considera la terza età il tempo della perdita del proprio ruolo sociale, del ripiegamento su se stessi e sulle proprie infermità reali o presunte, e , conseguentemente, della rinuncia a intraprendere nuove iniziative e attività? Afferma Arrigo Levi ( "La vecchiaia può attendere" Mondadori Ed.): "La terza età regala un grandissimo privilegio: la libertà. Libertà da impegni di lavoro, ma anche dall’assillo del successo, del giudizio altrui. D’ora in poi ciò che faremo dovrà soddisfare anzitutto noi stessi.....Ci sono mille occupazioni cui dedicarsi, tanti talenti da scoprire o riscoprire...." Uno splendido esempio di ciò lo offre una nostra cara amica, Mariantonietta Ottino in arte Tonìa, che, spogliati gli abiti della dirigente aziendale, ha scoperto il piacere di dedicarsi alla pittura ad olio. Mariantonietta oggi vive sulle rive del Lago Maggiore, vicino alle montagne ossolane e svizzere. Qui, sotto la guida di un pittore localmente assai noto, ma modesto e schivo, il maestro Carlo Monti, ha iniziato a ritrarre i paesaggi che l’avvicendarsi delle stagioni dischiudeva ai suoi occhi pieni di curiosità e di amore per la natura. Gli intensi azzurri del lago, i verdi cangianti della vegetazione, i rossi dei fiori estivi e delle foglie autunnali, il bianco delle nevi invernali, hanno via via arricchito la sua tavolozza, consentendole di raggiungere risultati artistici non banali, oltre che un grande appagamento interiore. Altra fonte di ispirazione per Mariantonietta sono stati i soggiorni estivi in Corsica e i ripetuti viaggi in Bretagna, due regioni che presentano paesaggi di selvaggia bellezza, nelle quali gli insediamenti umani sono generalmente rispettosi delle antiche tradizioni. Riprodurre in un dipinto un paesaggio è anche rivederne le luci e i colori, risentire rumori e odori che hanno accompagnato il momento della scoperta e della contemplazione, rivivere con intensità le emozioni che quella scoperta ha suscitato. Tutto questo si avverte nei quadri di Mariantonietta, segno che in qualche misura ella è riuscita a trasmettere in chi li guarda una parte dei sentimenti da lei vissuti nei dipingerli. Le fotografie che accompagnano questo scritto riproducono alcuni dei dipinti esposti in una mostra collettiva che si è tenuta all’inizio di giugno presso il comune di Meina (Novara), paese dove attualmente la Ottino risiede. Nel complimentarmi con lei per l’ottima riuscita dell’iniziativa e il largo consenso dei visitatori, mi sono trovato a considerare che chi sappia conservare la gioia di rinnovarsi, l’umiltà di apprendere e la capacità di impegnarsi senza riserve, può ottenere straordinari risultati e riempire di emozioni la propria vita a qualunque età. Diritti di copyright riservati |