Nonostante l’affaticamento dovuto ai suoi numerosi viaggi e le non ottime condizioni di salute, il Papa si è recato in Senato per esprimere il suo cordoglio e dare la sua benedizione ad un uomo che avrà una cerimonia laica, ma che, come sempre afferma il Pontefice, fa parte di una umanità che Dio non discrimina, ma accoglie sempre nel suo grande affetto.

Un esempio che fa riflettere su tutte le divisioni, i pregiudizi e quant’altro che dominano la nostra società che causano guerre, omicidi, agguati, respingimenti e odio tra i popoli., nonché egoismi e povertà diffusa in tutto il mondo.

Tale evento ci riporta al Manzoni e al suo 5 Maggio, alla morte di Napoleone Bonaparte, quando il poeta afferma: “Il Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola, sulla deserta coltrice, accanto a lui posò” .

Ed il Pontefice, rappresentante di Dio sulla terra, ha voluto dare la sua benedizione ad un uomo il cui operato, anche dopo la sua morte, è oggetto di critiche e discussioni, per darci un insegnamento di comprensione e di rispetto verso il prossimo, valori di cui, probabilmente, abbiamo dimenticato l’esistenza.

Foto: Senato