Rubrica: QUADRIFOGLIO

NOSTALGIA DI MARIO MARTONE

Dal libro al film
sabato 28 maggio 2022

Argomenti: CINEMA, Film

Presentato in anteprima a Cannes 2022, Nostalgia, di Mario Martone, è tratto dall’omonimo romanzo del 2016 di Ermanno Rea

Ecco come viene presentato il libro dalla Casa Editrice Feltrinelli: “Felice Lasco torna a Napoli, nel rione Sanità, dopo quarantacinque anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa. La madre sta morendo e lui la accudisce fino all’ultimo con tardiva ma amorosa pazienza. Poi, invece di tornare al Cairo dove lo aspetta l’amata compagna, Felice sembra obbedire al richiamo delle radici e di un destino, e resta. Resta perché in attesa dell’incontro fatale con Oreste, noto ormai come delinquente incallito. Felice racconta a un medico dell’ospedale San Gennaro dei Poveri e a don Luigi Rega, prete combattivo e maieuta, la sua storia. Ha diciassette anni, fiero della sua Gilera e della sua amicizia con Oreste Spasiano, detto Malommo, compagno di sortite per i vicoli e di piccoli scippi.

Poi, imprevedibile, il delitto di un usuraio. Oreste gli sfonda la testa. Felice è agghiacciato, non tradisce l’amico ma si chiude in un silenzio pieno di angoscia finché uno zio non lo porta con sé a Beirut, dove comincia una nuova vita. Ora, dopo tanto tempo, Felice si espone alla sofferta bellezza della sua città, alla disperazione e anche al formicolare di speranze che agitano il Rione Sanità, illuminato dal testardo operare di don Rega. Come da copione, però, Oreste attende Felice perché in realtà alla Sanità il Male lavora anche contro la Storia. E non c’è riscatto veramente possibile.

Un’opera magistrale nella quale Ermanno Rea intreccia la lucidità del reale e la sensibilità drammatica della tragedia sociale. Un omaggio alla Napoli malavitosa e ribelle del Rione Sanità, ai suoi eroi, alle sue vittime”. Il film si attiene nel complesso alla trama del libro, raccontando la storia di Felice (Pier Francesco Favino) che ritorna a Napoli dopo diversi anni trascorsi fra il Libano e l’Egitto: divenuto ricco imprenditore incontra sua madre Teresa, la sarta migliore del Rione Sanità, Don Luigi (Salvatore Striano), un prete che combatte la camorra e cerca di salvare i giovani del rione.

Rivede anche Oreste (Tommaso Ragno), amico fraterno di un tempo, divenuto ora un piccolo boss. E a nulla valgono i consigli lasciare di nuovo Napoli e dimenticare un’amicizia pericolosa-

Un film davvero intriso di “nostalgia” e di amore per Napoli, per gli anni della gioventù trascorsi nel Rione, un luogo pieno di contrasti, di bene e di male, ma anche di incancellabili ricordi e sentimenti positivi. “Con questo film esco dalla macchina del tempo che mi ha tenuto felicemente ’imprigionato’ a lungo nelle mie precedenti pellicole e ne esco con una pellicola, ironia della sorte, che si chiama Nostalgia- ha affermato il regista-Continuo a pensare che il rapporto con il passato sia qualcosa con cui guardare anche il nostro tempo, perché è sempre difficile guardare lucidamente quello che ci circonda visto che viviamo in un mondo molto rumoroso. Invece la distanza che il passato ci regala ci fa guardare meglio quello che accade e in questo caso la “nostalgia” si fa cinema, nel senso che il protagonista del film mette a fuoco progressivamente chi è e quale è il suo posto nel mondo, quale è il senso di se stesso e della sua vita. Di conseguenza certamente questo rapporto tra passato e presente è molto forte (…). Quello che non mi piace della parola “nostalgia” è accostarla al concetto di rimpianto, secondo me invece può essere altra cosa, è un richiamo, sono voci che ti chiamano da un tempo lontano di cui tu sei da un lato ancora preda e dall’altro te ne sei allontanato. Le voci che ti chiamano ti confondono, quindi il tuo procedere a un certo punto diventa incerto, insicuro. Il senso del ritorno e del richiamo è questo, il protagonista è come Ulisse che non compie un viaggio dritto verso casa, ma pieno di insidie e di voci. Poi quando arriva a casa, lo sappiamo, le cose cambiano, tutto è diverso”. Un bel film supportato dalla sceneggiatura di Mario Martone e Ippolita Di Majo, dalla fotografia di Paolo Carnera, montaggio di Jacopo Quadri, scenografia di Carmine Guarino

Tra i film di Martone ricordiamo: Morte di un matematico napoletano (1992), Rasoi (1993), Antonio Mastronunzio pittore sannita, episodio di Miracoli - Storie per corti (1994),L’amore molesto (1995),La salita, episodio de I vesuviani (1997),Teatro di guerra (1998),L’odore del sangue (2004),Noi credevamo (2010),Il giovane favoloso (2014),Capri-Revolution (2018),Il sindaco del rione Sanità (2019), Qui rido io (2021) Ecco il trailer del film: https://www.youtube.com/watch?v=QZs...

Giovanna D’Arbitrio



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