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Rubrica: PASSATO E PRESENTE

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

Rapporto UNICEF 2021
sabato 20 novembre 2021

Argomenti: Attualità

In occasione del 20 novembre, Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Millie Bobby Brown, la più giovane Ambasciatrice Unicef, ha chiesto agli adulti di ascoltare i bambini in un nuovo video “Abbiamo ascoltato gli adulti, ma ora è tempo che loro ci ascoltino- ella ha affermato-.

È il momento di ricordare loro che i grandi cambiamenti possono iniziare da piccole cose e che solo insieme possiamo cambiare il mondo. Milioni di bambini nel mondo stanno lottando per i loro diritti su questioni come il clima, l’uguaglianza e la gentilezza. Questo video è un modo per aiutare a sollevare le loro voci, attirare l’attenzione su queste importanti questioni e assicurarsi che gli adulti prendano in considerazione ciò che dicono”.

Ricordiamo che la suddetta giornata dell’Unicef ha l’obiettivo di diffondere consapevolezza a favore di milioni di bambini che vedono negati i loro diritti ad assistenza sanitaria, nutrizione, istruzione e protezione adeguati Per la celebrazione annuale, star e leader del mondo dell’intrattenimento, dei governi, dello sport e delle aziende si mobilitano per i bambini a sostegno dei loro diritti. Diversi monumenti in tutto il mondo vengono illuminati di blu.

In verità sono preoccupanti i dati dal Rapporto Unicef 2021dal titolo : "La Condizione dell’infanzia nel mondo - Nella mia mente: promuovere, tutelare e sostenere la salute mentale dei bambini e dei giovani". “Più di un adolescente su 7, tra i 10 e i 19 anni, convive - secondo i dati - con un disturbo mentale diagnosticato e in prevalenza si tratta di maschi, 89 milioni, contro i 77 milioni di ragazze. Un disagio che a volte può diventare insopportabile e che porta quasi 46mila adolescenti ogni anno a togliersi la vita, in pratica più di uno ogni 11 minuti. Nelle diagnosi dei disturbi mentali a prevalere, al 40% circa, sono ansia e depressione con tassi più elevati in Medio Oriente e Nord Africa, in Nord America e in Europa Occidentale. In alcuni casi il disagio mentale - evidenzia l’Unicef - è tale che da lasciare i giovani con la sensazione di non avere una via di uscita. E così il suicidio è, nel mondo, una fra le prime cinque cause di morte nei giovanissimi tra 15 e 19 anni, ma in Europa occidentale diventa la seconda, con 4 casi su 100mila, dopo gli incidenti stradali”.

Nel nuovo rapporto, viene presentato anche un sondaggio effettuato dall’Unicef e dalla Gallup in 21 paesi dal quale emerge il grave effetto costo psicologico della pandemia sui giovani. Secondo i dati, 1 giovane su 5 tra i 15 e i 24 anni dichiara di sentirsi spesso depresso o poco interessato a qualsiasi attività e almeno 1 bambino su 7 è stato direttamente colpito dai lockdown, mentre più di 1,6 miliardi di bambini hanno perso parte del diritto all’ istruzione per chiusure delle scuole. La preoccupazione per il reddito familiare e la salute, inoltre, generano nei giovani angoscia per il loro futuro. La direttrice generale dell’Unicef Henrietta Fore, messo in rilievo i danni psichici sui bambini durante i lockdown per la lontananza da parenti, amici, scuola, giochi, ”elementi chiave dell’infanzia stessa".

“Non c’è nulla da festeggiare- scrive Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia - anzi deve essere una giornata di silenzio, senza ipocriti indignazioni o retoriche sul futuro delle bambine e dei bambini. La Carta del 1989, il Trattato più ratificato al mondo su infanzia e adolescenza è oggi il più violato, stracciato dalla nostra indifferenza e inazione di fronte a bambini che muoiono di freddo ai confini dell’Europa e ogni anno continuano a perdere la vita in mare. E che dire dei bambini in Afghanistan che sopportano il peso di una crisi umanitaria senza precedenti? 14 milioni di loro non hanno cibo da mangiare, lo diciamo da mesi, è inammissibile".

Senz’altro non si possono dimenticare le gravi problematiche ancora irrisolte che coinvolgono infanzia e adolescenza, come esposizione a violenza e abusi, spose- bambine, bambini-soldato guerre, lavoro minorile, povertà, fame, malattie e quant’altro, problematiche ora aggravate dal Covid. Pertanto la suddetta Giornata Internazionale per i diritti di Infanzia e adolescenza dovrebbe sollecitare riflessioni e proporre concrete soluzioni.

Giovanna D’Arbitrio



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