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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’

PAURA D’AMARE

AL TEATRO BRANCACCINO
martedì 22 ottobre 2019

Argomenti: Teatro

24 OTTOBRE – 3 NOVEMBRE 2019 TEATRO BRANCACCINO dal giovedì al sabato ore 20.00; domenica ore 18.45

MARIA ROSARIA RUSSO – FRANKIE MASSIMILIANO VADO – in PAURA D’AMARE

DI TERRENCE MCNALLY

VERSIONE ITALIANA ELEONORA DI FORTUNATO |SCENE STEFANO PICA | COSTUMI GIANNI CASALNUOVO | ASSISTENTE COSTUMISTA ROSA ELEONORA PISCHEDDA | LA STORIA SI SVOLGE AL RISTORANTE TERRA

REGIA : GIULIO MANFREDONIA

Al Teatro Brancaccino è in scena dal 24 ottobre Paura d’amare di Terrence McNally, con la regia di Giulio Manfredonia. Protagonisti Maria Rosaria Russo e Massimiliano Vado.

Frankie and Johnny in the Clair de Lune fu sceneggiata da McNally per il film Frankie and Johnny, diretto da Garry Marshall nel 1991 e interpretato da Al Pacino e Michelle Pfeiffer. La commedia fu giudicata dal New York Post “straordinariamente divertente, romantica, provocatoria” e il New Yorker definì McNally “uno dei più originali e audaci drammaturghi, e anche uno dei più divertenti”. Il film di Marshall ebbe un enorme successo e Michelle Pfeiffer ottenne una nomination ai Golden Globe come migliore attrice.

Un cuoco, uscito da diciotto mesi di carcere per truffa, s’innamora di una reduce da una relazione infelice e la corteggia appassionatamente cercando di vincerne resistenze, paure, diffidenze.

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Maria Rosaria Russo

Un dialogo brillante, serrato, ironico, cui fa da controcanto il coro dei personaggi minori. Tutte persone comuni, tutti accomunati dalla paura di scoprirsi e fare spazio all’altro, accettando i suoi e i propri limiti. Quella paura che conosciamo tutti, e che ci fa preferire la solitudine alla delusione.

NOTE DI REGIA

“Il testo di McNally (1987) si svolge interamente nella stanza da letto e racconta una notte d’amore tra Frankie e Johnny, affidando ai dialoghi la descrizione delle loro vite.

“Perché fai tutto questo?” / “Perché tutto quello che voglio è in questa stanza”

Questo dialogo riassume bene il senso della storia d’amore dei due protagonisti, ma contiene anche, a ben vedere, l’idea che anima lo spettacolo.

McNally stesso scrisse l’adattamento cinematografico per il film diretto da Garry Marshall nel 1991. Nel film la vita di Frankie e Johnny si arricchisce di mille particolari e tutta la storia si può dire faccia un vero e proprio salto di qualità: non solo la vicenda dei due affronta anche il loro innamoramento, totalmente assente nella pièce teatrale, ma i temi del racconto trovano la loro centralità e la struttura narrativa prende rotondità, con l’introduzione del loro universo lavorativo, nel ristorante newyorkese “Apollo”, vero e proprio contrappunto diurno, frenetico e concretissimo, alle atmosfere rarefatte e sentimentali delle notti del testo teatrale.

Ho scelto quindi di non attenermi fedelmente al testo teatrale, ma di partire dalla sua reinterpretazione cinematografica, prendendo i protagonisti e portandoli fuori dalla stanza e raccontando allo spettatore sia le vicende che li porteranno a quella notte d’amore, ma anche la paura che la precede e poi il punto di rottura e la riconciliazione finale.

Il tentativo è dunque quello di scardinare le mura e riportare la storia nel reale, mantenendo la scansione temporale del film e la ricchezza delle situazioni e dei personaggi. Li scopriremo insieme al pubblico in un altrove nuovo e allo stesso tempo consueto, contrapponendo la rappresentazione delle azioni e dei gesti quotidiani dei personaggi con i loro sentimenti più intimi, e modulando e mutando il quotidiano in cui sono immersi.

Questo viaggio di andata e ritorno tra teatro e cinema ha l’obiettivo alto di “tradire” la pièce teatrale, cercando di disegnare una struttura narrativa nuova, a mio giudizio più compiuta, conservandone però il senso più profondo.

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I protagonisti

Johnny corteggia Frankie con le sue parole dirette, trasparenti, e fa breccia nel suo muro, costruito nel tentativo di annullarsi pur di tenere lontano quella paura che l’ha segnata.

L’irrompere dell’amore nelle loro vite, quelle di due persone semplici e assai comuni, trasfigura il loro ordinario e lo rende straordinario, stravolge il quotidiano trasformandolo in qualcosa che ha a che fare con la paura, ma anche col desiderio profondo di tornare a vivere.

Una sintesi tra giorno e notte, tra luce e oscurità, esattamente come il Clair de lune. Giulio Manfredonia

BRANCACCINO Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it Biglietto: 18,00 € Prevendita su Ticketone.it e presso i punti vendita tradizionali

BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO Via Merulana, 244 | tel 06 80687231 | botteghino@teatrobrancaccio.it



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