Rubrica: COSTUME E SOCIETA’

CONCLUSA LA BIENNALE DANZA DI VENEZIA

Ottimo successo di pubblico
lunedì 1 luglio 2019

Argomenti: Musica, Concerto, Balletto

Importante presenza della stampa estera: The New Yorker, Le Monde, Le Figaro El País, Tages Zeitung, Der Tagesspiegel

Si è concluso il 30 giugno il 13. Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta. Terza edizione diretta dalla coreografa canadese Marie Chouinard, il Festival, nell’arco di 10 giorni ha presentato 27 spettacoli di 22 coreografi e compagnie da tutto il mondo. 5 le prime assolute, 9 quelle nazionali e 7 gli interventi creati per il palcoscenico all’aperto; numerosi gli incontri con gli artisti; un ciclo di film: tutto negli spazi dell’Arsenale – Teatro alle Tese, Teatro Piccolo Arsenale, Sale d’Armi, Giardino Marceglia – ma anche al Teatro Malibran e in Via Garibaldi.

Afferma Paolo Baratta: “Il Festival della Biennale ancora una volta si intreccia con il College e la funzione di diffusione di conoscenza di nuovi artisti, nuove esperienze si accompagna all’impegno pedagogico diretto ai giovani artisti.

Il festival si sviluppa su due fronti: 1- richiamare grandi maestri con le loro nuove ricerche; 2 - dar conto del lavoro di nuovi artisti provenienti da diverse parti del mondo e dei nuovi orizzonti ai quali essi tendono.

La Biennale Danza, che è una delle poche strutture del nostro Paese dedicate in modo specifico all’esplorazione e alla presentazione della danza contemporanea, vuole contribuire a una più vasta ed approfondita conoscenza a vantaggio del pubblico e delle nuove generazioni di artisti”.

Il Festival, che ha registrato un incremento del pubblico pari al 18% rispetto all’anno scorso, ha visto sfilare alcune delle figure più importanti e tanti nomi nuovi della scena internazionale. Con i capisaldi William Forsythe e il suo ultimo lavoro A Quite Evening of Dance che sta facendo il giro del mondo, Sasha Waltz con un classico del suo repertorio, Impromptus, Daniel Léveillé con il magistrale Quatuor tristesse.

Fra gli artisti delle nuove generazioni erano presenti: Katia-Marie Germain, Bára Sigfúsdóttir, Maria Chiara De Nobili, quest’ultima proveniente dalla scorsa edizione di Biennale College. Fra gli artisti provenienti dalla ricerca più aggiornata: Michelle Moura, Simona Bertozzi, Doris Uhlich, Giuseppe Chico e Barbara Matijević. Infine, inventori di coreografie atipiche come Nicola Gunn, Luke George e Daniel Kok, Nicolás Poggi e Luciano Rosso. E ancora: i premiati di quest’anno - Alessandro Sciarroni (Leone d’oro alla carriera), Théo Mercier e Steven Michel (Leoni d’argento). E i giovani danzatori e coreografi di Biennale College.

A tutti i principali media italiani e Radio Rai (con collegamenti su Radio Tre Suite) si è aggiunta una consistente presenza della stampa straniera quotidiana e specializzata fra cui: The New Yorker, Fjord Review, Dance Magazine, Dance International (USA); Le Monde, Le Figaro, Les Echos, L’Humanité, Danser, Ballroom, Le quotidien de l’art (Francia); El País (Spagna); Publico (Portogallo); Tages Zeitung, Der Tagesspiegel (Germania); Kleine Zeitung (Austria); De Morgen, Radio Klara (Belgio); Danstidningen (Svezia).

Il Festival continua sul web (www.labiennale.org), dove si possono trovare i momenti salienti: brevi interviste, estratti dagli incontri e trailer di tutti gli spettacoli all’Arsenale e in via Garibaldi.



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