Rubrica: COSTUME E SOCIETA’ |
INTERVISTA A VALERIA GOLINO E AL CAST DI EUFORIAUSCITA AL CINEMA: 25 OTTOBRE
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giovedì 18 ottobre 2018
Argomenti: CINEMA, Film Presentato alla sezione “ Un certain regard”del Festival di Cannes, il film di Valeria Golino affronta una situazione personale e familiare spesso rintracciabile nella vita di tutti i giorni. Ettore (Valerio Mastrandrea) non sa di avere un tumore al cervello e, quando gli viene riferito che dovrà sottoporsi a delle cure per una ciste, crede, o forse finge di credere a questa tesi ed inizia, rassegnato, a sottoporsi ad una lunga serie di analisi e trattamenti che finiscono per compromettere la sua gioia di vivere. Matteo (Riccardo Scamarcio) è suo fratello; diversissimo da lui per carattere, per lavoro e per scelte di vita diametricalmente opposte. I due fratelli sono molto uniti tra di loro e condividono una famiglia tradizionale che si incontra, si ritrova nelle festività e che appare molto unita. Il male improvviso riavvicinerà i due fratelli che scopriranno la forza del loro amore, liberandosi da concetti, pregiudizi ed ipocrisie ignorati fino ad allora. Incontriamo il cast al completo e chiediamo alla regista da che cosa ha preso spunto per il suo film.
Valerio Mastrandrea ci dice che la sua esperienza in questo film è stata molto positiva, grazie anche a Valeria Golino, una vera regista, sincera e piena di entusiasmo per questo mestiere che ha spronato e consigliato il cast. _ Durante la lavorazione, si è creata una grande amicizia tra gli interpreti; il che ha reso molto agevole l’intesa e la recitazione. Chiediamo, inoltre, a Valeria, se anche in questo film prevale, come in “Miele”, il suo senso etico.
Isabella Ferrari( Michela) si dice molto soddisfatta del suo lavoro. E’ amica, da tempo, di Valeria ed ha accettato questo difficile ruolo con impegno e convinzione. Riccardo Scamarcio, infine, ci confida che il suo personaggio segna un confine tra altruismo ed egoismo; un uomo che cerca l’euforia con mezzi sbagliati, ma che, di fronte al dolore, comprende la dura realtà della vita e, finalmente, riesce a liberarsi di presunti complessi e a ritrovare se stesso nell’affetto sincero e finalmente dichiarato a suo fratello. Per concludere, Valeria ci dice che questo film è stato più difficile da realizzare, rispetto al precedente: un mix di dramma e commedia, in un’atmosfera metafisica che apre un varco verso l’invisibile che invita a riflettere, ma che è soprattutto basato sul bisogno d’amore. Diritti di copyright riservati |