Rubrica: COSTUME E SOCIETA’

IL CUCCIOLO DI MAESTRO

Favola
venerdì 21 settembre 2018

Argomenti: Opinioni, riflessioni

C’era tempo fa… no, non c’era una volta, ho detto tempo fa…orbene c’era insomma un eremita, che poi tanto eremita non riusciva ad essere. Infatti, fra i curiosi che lo andavano a trovare per vedere come è fatto un eremita, i discepoli che lo visitavano per fargli domande intelligenti e profonde, i rappresentanti di commercio, i cacciatori di proseliti ed altri, insomma erano in tanti continuamente a rompergli l’eremitaggio.

Ma non è questo il punto.

Il punto è che tempo fa andò da lui un discepolo particolarmente intelligente e profondo, il quale gli disse: «Maestro, la verità deve essere semplice, o non sarebbe verità. Ti prego dunque di dirmi in sintesi che cosa è il tutto».

L’eremita non si spostò di un millimetro, guardò quello significativamente negli occhi, e disse: «tutto è illusione». «No, ti sbagli Maestro sciocco, non può essere ! Deve esistere qualcosa di certo ed inoppugnabile che spieghi ogni cosa» rispose il discepolo, e se ne andò.

Passò parecchio tempo. Un bel giorno all’eremita si presentò il discepolo di cui sopra, che prosternandosi disse: «perdono, eccelso Maestro. Avevi ragione tu. Ho vissuto e meditato: è vero che tutto è illusione !». «Strano, veramente strano» rispose allora l’eremita. «sai: quando ti dissi così, mentivo».

Il discepolo rimase costernato, finché balbettando disse: «ma allora, se quella non è la verità, che cosa è il tutto ?». al che l’anziano non vacillò, lo guardò allusivamente negli occhi, e disse « tutto è amore». «No, ti sbagli sciocchissimo maestro, non può essere ! C’è sicuramente dell’odio a questo mondo» rispose il discepolo, e se ne andò.

Passò parecchio tempo. Un bel giorno all’eremita si presentò di nuovo il discepolo, che prosternandosi disse : «perdono, perdono, sublime Maestro. Avevi ragione tu. Ho vissuto e meditato ancor più profondamente: è vero che in fondo tutto è amore !». «Strano, veramente strano. Sai: quando ti dissi così, scherzavo» rispose allora l’eremita. Il discepolo rimase ancor più costernato della volta precedente, finché piangendo chiese: «ma allora, se quella non è la verità, che cosa è il tutto ?». Al che l’eremita non si scompose, lo guardò ispiratamente negli occhi, e disse: «tutto è energia». «No, ti sbagli ridicolo Maestro, non può essere ! La materia esiste pure troppo» rispose il discepolo, e se ne andò.

Passò parecchio tempo. Bè, ormai sapete come sarebbe andata la faccenda.

Il discepolo ricomparve, e disse che considerò che la cosa era molto strana, visto che poi egli stesso si era reso conto facilmente risultare quella un’ipotesi strampalata… Al colmo della disperazione, allora il discepolo chiese ancora una volta cosa fosse il tutto, al che l’eremita rispose il tutto essere creazione di Dio. Al che solito rifiuto e fuga del discepolo inveterato.

Passò parecchio tempo. Bè, questa volta sapete solo in parte come andarono le cose. Infatti, quando il discepolo si sentì dire che la sua scoperta era inaccettabile, in quanto suggerita da un’idea a casaccio che l’eremita gli aveva propinato la volta precedente, ebbene sì, il discepolo si infuriò, e si lanciò contro quello per aggredirlo.

L’eremita non fece una grinza: si tramutò in un bimbetto, e si avviò a quattro zampe verso la porta. Prima di uscire tuttavia si girò e gli disse: «strano, veramente strano… ancora non hai capito: qualunque cosa E’, Tutto non è»

E facendo prr prr con la linguetta si allontanò carponi dignitosamente.



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