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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’

VUOTI A RENDERE di Jan Sverak

giovedì 15 gennaio 2009

Argomenti: Prime Cinema

Il film è un’analisi profonda, meticolosa, a volte commovente, di un uomo che si trova all’improvviso senza lavoro, perché non sopporta più l’indifferenza e la satira degli studenti cui ha la “pretesa” di insegnare la bellezza di una poesia d’amore…

Lascia la scuola e diventa così un prepensionato scomodo per la moglie Eliska che non sopporta di vederselo sempre tra i piedi e non comprende la delusione e l’amarezza del marito.

Per fortuna, Josef, uomo dalle mille risorse, si dà subito da fare: non riesce a restare disoccupato e a trascorrere le mattinate ai giardini pubblici; dapprima fa il pony express, disapprovato e preso in giro da moglie e figlia che temono per la sua incolumità; in seguito, dopo un incidente occorsogli in bicicletta, suo unico mezzo di trasporto, trova lavoro presso un supermercato, come addetto al ritiro dei “vuoti a rendere”.

Inizia così per Josef una vita intensa di rapporti umani, di conoscenze, di esperienze che lo rendono vitale, entusiasta della vita ed incline a sognare situazioni amorose e sessuali, ormai dimenticate…

Purtroppo, non tutto va per il meglio, ma, alla fine della storia, un volo in un pallone aerostatico con sua moglie organizzato per festeggiare il loro anniversario di matrimonio risulterà liberatorio, di riappacificazione, di ritorno all’ambiente familiare.

Ma fino a quando?...

Il film, girato in una Praga stupenda, dalle mille sfaccettature, si avvale di attori bravissimi, da Zdeneck Sverak (Iosef), a Daniela Kolarova (Eliska), a Tatiana Vilhemova (Elenka) a Robin Soudek (Tomik).

Il regista Jan Sverak, già noto per i precedenti “Scuola elementare” e “Kolya” che, assieme a “Vuoti a rendere”(record di incassi) fanno parte di una trilogia, ha vinto numerosi premi, quali l’Oscar per miglior film straniero nel 1997 e, di recente, il Premio del Pubblico nella Repubblica Ceca.

Quest’ultima opera è un vero e proprio gioiello di introspezione psicologica ed affronta un tema attuale con sorprendente poesia.

SILVANA CARLETTI



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