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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’

IL BENE E IL MALE: Un serial poliziesco-psicologico

domenica 11 gennaio 2009

Argomenti: Media, TV e Internet

Inizia lunedì 12 gennaio: “IL BENE E IL MALE” la nuova serie TV su RAI 1, che si potrebbe definire un "poliziesco-psicologico", ricco di suspence e di riflessioni morali.

Per la prima volta, un serial che affronta crimini e delitti attuali assume un aspetto diverso, di lotta tra bene e male che ciascun telespettatore può interpretare personalmente e valutare a suo modo, tenendo conto della linea sottile che separa queste due opposte realtà le quali spesso si mescolano e si confondono tra loro.

Uno staff giovane e nuovo, come sottolinea il Presidente Del Noce, con metodi e sistemi di ripresa non tradizionali e di grande effetto visivo, ma, soprattutto, episodi di vita quotidiana, personaggi comuni che occupano ogni giorno la cronaca delle nostre città.

Dodici puntate intensissime che vedono protagonista il commissario Claudio Anastasi (Gianmmarco Tognazzi), un uomo di solidi principi morali e di varie disavventure familiari, pronto a passare oltre il limite delle regole, pur di fare giustizia.

Con lui, Bianca Guaccero (Grazia), una giovane poliziotta che ha avuto una storia con il Commissario e che lo aiuterà nelle difficili indagini. Inoltre, Atonia Liskova (il procuratore Mariella), Marco Falaguasta (Pietro), Cosimo Fusco, Giorgio Marchesi, Luca Seta, Simona Borioni, Francesca Cavallin (una promettente new entry) ed altri ancora.

La regia è di Giorgio Serafini e la sceneggiatura di Simone De Rita, Marta Storti, Duccio Camerini e Vinicio Canton.

L’idea è stata di Simone De Rita ed Alessandro Jacchia che avevano in mente, da tempo, la realizzazione di un serial TV di questo genere. La proposta dell’Albatros produzioni è stata subito accolta favorevolmente da Rai Fiction e si è creato, così, un connubio di grande successo.

Gli episodi, diversi nei temi che proporranno, metteranno in luce aspetti positivi e negativi della nostra società, affrontando questioni etiche spesso irrisolte e che si prestano a varie interpretazioni.

Non si tratterà, quindi del solito film poliziesco, ma di qualcosa di più completo, su cui riflettere e che solleciterà, volenti o nolenti, un nostro giudizio morale.

SILVANA CARLETTI



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