Il mondo violento del nuovo sport in voga, soprattutto negli USA, il MMA, un’arte marziale mista, viene presentato per la prima volta sugli schermi, dal regista Jeff Wadlow, con i combattimenti, le rivalità e i sentimenti che fanno parte di ogni tipo di competizione.

Protagonista Jake Tyler (Sean Faris), un ragazzo giovane e caparbio, ma molto sensibile e generoso. Colpito dalla morte del padre, di cui si sente responsabile, cerca inconsciamente un riscatto morale e sente di doversi confrontare con se stesso, superando tutte le ostilità che incontra.

E dovrà affrontarne parecchie, dall’indifferenza e il disprezzo della gioventù dell’alta borghesia, al soffocato rancore della madre, all’apparente superficialità di Baja (Amber Heard), la ragazza di cui si innamora.

L’incontro con il campione di MMa Jean Roqua (un eccezionale Dijmon Hounsou) cambierà definitivamente la sua vita e determinerà con sforzi e sacrifici indescrivibili, la sua affermazione e vittoria sulle ipocrisie, gli inganni e la cattiveria di una gioventù “dorata” che vive nelle sontuose ville alle spalle di genitori compiacenti.

Un film in cui non si risparmiano lotte cruente, sanguinose e quant’altro, ma che ci riserva un finale di grande moralità che riesce a riscattare un mondo di immenso vuoto e solitudine, alla ricerca di piaceri proibiti e senza alcuna speranza di un futuro migliore.

Ottima l’interpretazione di Sean Faris, prossimo Tom Cruise dello schermo, cui assomiglia e cui il personaggio del “buono” calza a pennello.

SILVANA CARLETTI