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Rubrica: CULTURA

WILLIAM BUTLER YEATS, GRANDE POETA IRLANDESE

Tra aneliti di libertà, miti e leggende, mistiche atmosfere
mercoledì 1 novembre 2017

Argomenti: Letteratura e filosofia
Argomenti: Poesia

Considerato uno dei più grandi poeti vissuti tra ‘800 e ‘900, William Butler Yeats, nato a Dublino nel 1865, ottenne il Premio Nobel per la Letteratura nel 1923 con la seguente motivazione: “Per la sua poetica sempre ispirata che con alta forma artistica ha dato espressione allo spirito di un’intera nazione”.

Primogenito del pittore John Butler Yeats e Susan Pollexfen, a due anni si trasferì con la famiglia da Sandymount Dublino, alla contea di Sligo e poi a Londra dove frequentò la Godolphin School. In seguito tornò a Dublino e proseguì i suoi studi all’Erasmus Smith High School. Nel 1885 cominciò scrivere le prime poesie, pubblicate su Dublin University Review.

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Wanderings of Oisin

Fin dall’inizio le sue opere appaiono profondamente radicate nell’amore per il suo paese, nonché nel desiderio di indipendenza e libertà dal dominio inglese. In questo periodo la poesia di Yeats è impregnata di miti e folclore irlandese: frequenti visite alla contea di Sligo rappresentano una vera e propria immersione nella popolazione rurale, con i suoi miti e leggende. Dal 1887 visse a Dublino, pur recandosi spesso a Londra e pubblicando documenti letterari e folkloristici della sua terra, come Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry, Representative Irish Tales, significative poesie, come Mosada, a dramatic poem, The Wanderings of Oisin and Other Poem.

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KathleenNi Houlihan Abbey Theatre, 1816

The Wandering of Oisin, liriche suggestive ispirate a motivi fiabeschi e folcloristici irlandesi, rivelano in particolare l’influsso del romanticismo, la sua passione per i temi magico-spirituali, le peculiarità del suo stile, caratterizzato da sincerità di emozioni, nonché chiaro intento di riportare in vita lingua e letteratura irlandesi. Incoraggiato da Lady Augusta Gregory, infatti, fondò il movimento Irish Celtic Revival. Nel 1904 insieme ad altri scrittori, tra i quali Sean ‘O Casey, J.M. Syngee Padraic Colum, inaugurò l’Abbey Theatre in cui andarono in scena anche le sue opere teatrali, in cui rappresentò sia gli aneliti alla libertà dell’Irlanda, sia la Londra di fine ‘800. Tra i suoi drammi ricordiamo Cathleen Ni Houlihan The Land of Heart’s Desire, The Shadowy Waters, Deirdre.

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Maud Gonne

Considerato ormai caposcuola dei nuovi poeti irlandesi, Yeats pubblicò Various Legends and Lyrics, The Celtic Twilight, Men and Women, Dhouls and Faieries. Seguiranno altre raccolte tra cui The Rose e The Wind Among the Reeds. La prima raccolta è un mix di temi epici irlandesi e idee platoniche sull’amore spirituale che rivelano il suo animo romantico in uno stile musicale e uso di simboli evocativi. Nella seconda raccolta esplode l’amore struggente per Maud Gonne, una giovane volitiva e passionale che Yeats aveva conosciuto a Londra nel 1889. S’innamorò perdutamente di lei e le chiese ripetutamente di sposarla, benché ricevesse continui rifiuti. In seguito Maud sposò il nazionalista John MacBride e Yeats la giovane Georgie Hyde-Lees (1917)

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Yeats e la moglie Georgie Hyde-Lees

Genio poliedrico, Yeats tuttavia si conquistò fama mondiale con le liriche in cui la sua originale figura di poeta emergeva tra sincere emozioni e mistiche atmosfere. Affermò che ’La vita ha due volti, uno scoperto agli occhi di tutti, l’altro velato e poeta è quegli che sa cogliere il momento in cui i due volti s’avvicinano fino a confondersi in uno solo, quegli che sa vedere attraverso, non con gli occhi”. Si interessò alle idee visionarie di P.B. Shelley, di W. Blake e a quelle teosofiche: divenne membro della società rosicrociana “The Hermetic Order of The Golden Dawn”.

L’elemento magico e misterioso è presente anche nelle novelle, come The Secret Rose e The Tables of the Law, mentre le sue idee filosofiche ed esoteriche sono espresse nei saggi di Ideas of Good and Evil, Per amica silentia Lunae, A Vision, nonché in opere di carattere autobiografico, come Dreams and Reveries, The Cutting of an Agate, The Trembling of the Veil.

Puro sognatore, ma anche realistico uomo politico, dal 1922 al 1928 fu senatore nella libera Irlanda e nel 1923 gli fu conferito il Premio Nobel per la letteratura quando la sua arte era già universalmente riconosciuta. Scrivendo senza sosta per 50 anni, senza mai cristallizzarsi in schemi chiusi e formali, seguì i nuovi climi artistici e spirituali della sua epoca, imponendovi la sua originale impronta. Yeats riuscì a cogliere in modo sublime le suggestioni del decadentismo e del simbolismo francese rielaborandole con gusto estetico.

Negli ultimi anni della sua vita la sua lirica si arricchì di possente tensione spirituale e grande capacità linguistica, maturata anche grazie all’amicizia con i poeti Ezra Pound e Thomas Eliot, James Joyce, Virginia Woolf.

Nella fase più matura l’atmosfera sognante si attenua e lascia il posto a una visione tragica della condizione umana: pessimismo e incombente vecchiaia, tuttavia, trovano una compensazione nell’evasione artistica esprimente altalenanti stati d’animo. Il suo stile, inizialmente ricco di simbolismi e dettagli, si evolve verso un linguaggio più semplice e una perfetta armonia tra immagini ed emozioni, con gran varietà di ritmo e metrica.

Dopo i sessant’anni, affetto da disturbi cardiaci e respiratori, si trasferì In Italia, a Rapallo, continuando a scrivere poesie, drammi e saggi fino alla fine della sua vita. Morì a Cap Martin In Francia nel 1939 e fu sepolto a Roquebrune, ma nel 1948 la sua salma fu trasferita a Sligo che egli stesso aveva definito come “il posto che più di ogni altro ha influenzato la mia vita”.

Sulla sua tomba, situata ai piedi del monte Ben Bulben, si leggono i versi tratti dai suoi Last Poems : “Cast a cold eye/On Life, on Death/Horsman, pass by!” (Getta uno sguardo impietoso/Sulla Vita, sulla Morte/Cavaliere, prosegui)

Mi sembra giusto concludere con una famosa poesia, L’isola del lago di Innisfree, a Sligo), un luogo a lui molto caro.

Mi alzerò e andrò ora, e andrò a Innisfree,
E lì costruirò una piccola capanna, fatta di argilla e canne:
Nove filari di fagioli lì avrò, un alveare per le api da miele,
E vivrò da solo nella radura rumorosa di api.
E lì avrò un po’ di pace, perché la pace viene calando piano,
calando dai veli del mattino a dove canta il grillo;
Lì la mezzanotte è tutto un barlume, e il mezzodì uno splendore purpureo,
E la sera piena di ali di passeri.
Mi alzerò e andrò ora, perché sempre notte e giorno
Ascolterò l’acqua del lago sciabordare con lievi suoni presso la riva;
Mentre sto in piedi sulla strada, o sul selciato grigio,
L’ascolto nel più profondo del cuore.
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The Lake Isle of Innisfree

Ed ecco la poesia in inglese:

I will arise and go now, and go to Innisfree,
And a small cabin build there, of clay and wattles made;
Nine bean rows will I have there, a hive for the honey bee,
And live alone in the bee-loud glade.
And I shall have some peace there, for peace comes dropping slow,
Dropping from the veils of the morning to where the cricket sings;
There midnight’s all a glimmer, and noon a purple glow,
And evening full of the linnet’s wings.
I will arise and go now, for always night and day
I hear lake water lapping with low sounds by the shore;
While I stand on the roadway, or on the pavements grey,
I hear it in the deep heart’s core.

P.S.

Qui potere trovare il video in cui il poeta stesso recita The Lake Isle of Innisfree
https://www.youtube.com/watch?v=QLlcvQg9i6c



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