https://www.traditionrolex.com/30 I giovani, i professori e il mito della caverna-Scena Illustrata WEB


Rubrica: PASSATO E PRESENTE

I giovani, i professori e il mito della caverna

Come è strutturata oggi la società italiana? Secondo me la possiamo efficacemente rappresentare con il nostro prodotto nazionale: la pizza...
giovedì 16 febbraio 2012

Argomenti: Opinioni, riflessioni
Argomenti: Politica

E’ stato Padoa-Schioppa il primo a stupirci con una riflessione sui ‘bamboccioni’ che a suo tempo m’indusse a chiedermi se il buon professore, visto che in fondo i professori sono uomini anche loro, con l’età non avesse cominciato a baciare il bicchiere fuori dei pasti, ma ora sentendo che sullo stesso canone si sono messi a cantare anche Monti e Fornero, finalmente ho capito come stanno le cose e devo ammettere di aver preso un abbaglio. Credo di aver trovato la giusta chiave di lettura di quelle dichiarazioni che hanno provocato tante reazioni negative o addirittura malevole e beffarde.

10000000000000C70000009DCBA1669CAnalizziamole senza acrimonia sia queste mirabolanti uscite che le reazioni che hanno suscitato. ‘Ma dove posso andare io senza un euro in tasca, o nel migliore dei casi con un migliaio di euro al mese? Forse a prendere un monolocale che nella più favorevole delle eventualità me ne costerebbe sette- ottocento di affitto, più le spese di luce, gas e riscaldamento, per poi mettermi a cantare un giorno ‘vissi d’arte, vissi d’amore?’ Questo poteva legittimamente chiedersi un ragazzo di normale condizione a seguito della prima uscita di Schioppa.

Più o meno dello stesso tenore la domanda che si può porre oggi un giovane che si sente arrivare l’ultima raffica che proviene dal Presidente del Consiglio e dalla Ministra del Lavoro, del tipo: ‘Ma non vedete quanto è noioso conservare lo stesso lavoro vita natural durante? Cambiate, cambiate, la scelta non vi manca!’ oppure quell’altra: ’ma proprio al piano sotto casa volete lavorare? Via, prendete l’autobus, se proprio non volete consumare la benzina!’ Un ragazzo normale si chiede: ma costoro governano l’Italia o si sentono i principi del Lussemburgo?

10000000000000C80000009E8A469C86Credo di poter tranquillizzare chi mi legge. Non siamo governati da sprovveduti e, dirò di più, trovo che le loro osservazioni siano centrate e ben motivate, solo che non sono rivolte a tutti i giovani italiani bensì a una limitata minoranza: i figli loro e dei loro amici e conoscenti. Nell’ambito di un certo numero di banche, di istituti e di aziende dirette o gestite da una cerchia di persone nella quale tutti si conoscono, magari si odiano, ma non mancano di scambiarsi cortesie e favori che saranno sicuramente ricambiati e che a loro non costano nulla, queste raccomandazioni che ci sembrano suggerite dal delirio, e tali sarebbero se fossero rivolte ai nostri figli, acquistano un senso e una logica precisa. Chiedo quindi umilmente perdono a Schioppa per la mia ipotesi temeraria!

Se tutto questo è vero, come è vero, chiediamoci piuttosto perché queste raccomandazioni vengano rilasciate tramite stampa o in televisione e non piuttosto suggerite in salotto quando si ricevono gli amici. Vogliono prenderci per i fondelli?

Non lo credo proprio, sono persone educatissime e più che civili. Penso piuttosto a un’altra cosa ed a questo proposito ho citato il mito della caverna. E’ una immagine platonica che tratta del problema della conoscenza, e ipotizza un soggetto collocato in una caverna, incatenato di spalle al 10000000000000FA0000009C4EF51DE8foro di entrata, innanzi al quale sfilano schiavi che recano sulle spalle grandi vasi di coccio. All’esterno, più lontano ma in asse con l’entrata arde un gran falò che proietta sul fondo della caverna le ombre gigantesche di coloro che si muovono fuori. Beh, quella di una teoria di giganti in movimento, e non altra, è l’immagine virtuale (conoscenza sensibile) della realtà (conoscenza intelligibile) che in buona fede può farsi colui che vive ivi recluso e può guardare solo in quell’unica direzione. La situazione dei personaggi citati, che rappresentano un settore particolare della classe dirigente italiana è pressappoco quella descritta da Platone. Non sono assolutamente dei cretini, come qualcuno comincia a borbottare, ma vivono da sempre in un ambiente chiuso e privilegiato nel quale i problemi della gente comune sono praticamente sconosciuti. 10000000000000FA000000A6BC497551Dal momento che l’attuale normativa consente al potere esecutivo di prendere un venditore di palloncini o una graziosa escort e nominarli con D.M. senza concorso, o altra procedura, dirigente in una pubblica amministrazione, il potere discrezionale di questa élite ne risulta ancora più accresciuto e i suoi membri non trovano difficoltà a sistemare nel migliore dei modi i loro cuccioli. Anche lo spirito di quel provvedimento contenuto nella norme introdotte da Bassanini per favorire l’introduzione dal privato di capacità manageriali nella P.A. è stato stravolto dagli addetti ai lavori e utilizzato a loro vantaggio personale.

A buon diritto viene raccomandato quindi a questi cuccioli di non starsene immobili ad aspettare la pappa, di accontentarsi, di metterci anche un po’ di entusiasmo, di rendersi disponibili a ruotare da una azienda all’altra dove possono essere più utili, cambiando magari città. Ci sono tutte le condizioni perché lo possano fare, ma che vogliono ancora?

10000000000001F4000000F28570ED73Mi sembra che se le argomentazioni sono queste non facciano una piega. Sono ben convinto che le tasche di ministri e sottoministri trabocchino di pizzini di amici e clienti che chiedono di sistemare i figlioli, e in specie le figliole, non lontano dalla sede di residenza. Posso ben immaginare quali pressioni e quante richieste ricevano loro ora che i concorsi non esistono praticamente più e chi decide è il principe, o il principino, o talvolta persino il buffone del principe, ossia lo scagnozzo della segreteria particolare.

Evidentemente quello di cui stiamo parlando è solo un aspetto minore di un’altra questione, molto più ampia e generalizzata. Come è strutturata oggi la società italiana? Secondo me la possiamo efficacemente rappresentare con il nostro prodotto nazionale: la pizza. 1000020000000096000000713331F29BCome la fanno a Roma i pizzaioli nostrani, che in realtà al giorno d’oggi non sono quasi mai nostrani ma egiziani, la pizza risulta ben diversa da quella napoletana, la madre di tutte le pizze, che aveva il suo punto di eccellenza proprio nella base, morbida, saporita e piuttosto alta, La pizza di oggi invece è diversa. E’ bassa, ma non appena si fredda un po’ la potete facilmente separare in due strati sovrapposti. Il pomodoro, la mozzarella di bufala, l’olio d’oliva, il basilico e quanto altro la condisce appartengono allo strato superiore. Quello inferiore si deve accontentare di sentire l’odore di quella buona roba, non comunica con l’altro, neppure riesce a impregnarsi. A lui spetta solo l’onere di supportare lo strato superiore, dargli consistenza perché non si sfaldi e in più di beccarsi la fiamma del forno nel sedere. Questa è oggi l’Italia, ma bisogna riconoscere che in questo il governo attuale non c’entra nulla..

1000000000000096000000A26BB7C4FALa linea che demarca l’area dei privilegiati da quella sfigata è assolutamente trasversale rispetto a classi sociali, partiti ed aree geografiche che vi risultano assolutamente mescolati. In questo processo di separazione e ri-aggregazione sono state fondamentali le mafie, le massonerie, le lobbies, le varie camarille nelle quali i furbi, i ladroni, i fortunati, i manovali della politica, gli scilipoti di ogni risma riescono a far pesare le loro qualità. Mi ha colpito una frase di Monti, l’ultima in ordine di tempo che ho sentito. ‘Questo paese si trova come si trova perché negli ultimi decenni c’e stato troppo buonismo, si è concesso troppo.

E’ verissimo, ma manca una precisazione, e qui mi sembra affiori il limite dell’analisi e purtroppo dell’uomo. Si è dato, si è condonato, si è tollerato troppo, ma sempre agli stessi.

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Vignetta

Può essere che gli eterni esclusi un giorno si scoccino per davvero e prendano i provvedimenti del caso? Non è affatto da escludere e sicuramente è un altro dei pericoli da evitare. E’ chiaro che stiamo navigando a vista e mi sembra necessario stabilire quindi qualche punto di sicuro riferimento affinché la gente possa orientarsi e conservare un po’ di fiducia.

Il governo in carica non è costituito da Superman, ma da professionisti che quando fanno il loro mestiere appaiono sicuri di quello che fanno, anche se talvolta aprono la bocca a sproposito, e del resto il confronto con quello precedente, con i Bossi, con i La Russa, con l’odontotecnico, evidenziano uno spread stellare persino nella qualità delle sciocchezze dal sen fuggite.

La rotta che sta seguendo finora si è confermata quella giusta, e finora nessuno ha saputo indicarne di migliori. Ciò che a me, cittadino Coso Cosi appare il da farsi è il tenermi stretti entrambi e fare squadra. Che altro?



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