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Rubrica: EDITORIALI

IL TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO (Editoriale 2011/12)

Editoriale di dicembre
giovedì 1 dicembre 2011

Argomenti: Politica

Ora che il Governo Berlusconi è caduto, c’è chi piange e c’è chi ride. Quelli che erano gli irriducibili sostenitori del Cavaliere in gran parte si sentono delusi ed è stato singolare ritrovarli in piazza ad inveire e lanciare monetine…

Non esula da questi contrasti anche il Presidente Napolitano amato dalla maggior parte degli Italiani ed ora criticato da chi prima lo accusava di troppa prudenza e gli gridava “Pensaci tu!”, di aver osato troppo e aver creato un governo del Quirinale…

10000000000000B40000008B8C6294C4Insomma, il giusto medio non esiste. Si passa con enorme facilità dalle”stelle” alle “stalle”, pronti a cambiar bandiera ed opinioni.

L’esempio, comunque, viene sempre dall’alto; da un po’ di tempo si diffonde l’uso del trasformismo, dell’ipocrisia, della convenienza che si manifestano, all’occorrenza, con sorrisi stereotipati e false gentilezze, mentre in realtà, si vorrebbe rovesciare il mondo e gridare apertamente il proprio pensiero.

È la moda dell’opportunismo che scombina le carte e crea confusione.

Chi invece ha il coraggio di manifestare apertamente il proprio pensiero viene tacciato di eccessiva spregiudicatezza, se non accusato di calunnia o, peggio ancora, azzittito e minacciato.

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Anche la libertà di stampa viene continuamente messa in gioco e persino le intercettazioni corrono il rischio di essere se non abolite, minimizzate, proprio da chi teme la verità e deve nascondere fatti e misfatti.

1000000000000118000000BE9AE9E203Da qualche anno questa tendenza, probabilmente insita nell’animo umano, si è fatta più insistente e generalizzata, dal momento che valori e principi morali sono crollati rovinosamente.

Con la nuova fase politica, probabilmente fatta di rigore, ognuno di noi spera che si esca fuori dal buio e dalla precarietà in cui il nostro Paese è caduto e ci auguriamo tutti, indistintamente, che il nuovo Anno ci porti un’Italia rinnovata e migliore.

Di seguito, una poesia di Trilussa sulla politica come era ai suoi tempi e come, indubbiamente, è ancora oggi!...

LA POLITICA

Ner modo de pensà c’è un gran divario:
mi’ padre è democratico cristiano,
e, siccome è impiegato ar Vaticano,
tutte le sere recita er rosario;

de tre fratelli, Giggi ch’er più anziano
è socialista rivoluzzionario;
io invece so’ monarchico, ar contrario
de Ludovico ch’è repubbricano.

Prima de cena liticamo spesso
pe’ via de ’sti principî benedetti:
chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso!

Famo l’ira de Dio! Ma appena mamma
ce dice che so’ cotti li spaghetti
semo tutti d’accordo ner programma

Trilussa



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