Rubrica: SCIENZA E DINTORNI |
Pietra del mese di agostoPERIDOTO: varietà di olivina magnesiaca classificata come pietra semi-preziosa
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lunedì 1 agosto 2011
Argomenti: Scienza Pietre, cristalli, gemme: un mondo solo apparentemente inanimato che palpita di vita. Secondo il pensiero buddista, anche la pietra è abitata da un genio, da un kami che può talora uscire..... Pietre, cristalli, gemme: un mondo solo apparentemente inanimato che palpita di vita. Secondo il pensiero buddista, anche la pietra è abitata da un genio, da un “kami” che può talora uscire. Così dice Murami Kijo (1865-1938)
Si perde nella notte dei tempi la credenza che gioielli e pietre preziose abbiano un’origine divina, e che quindi siano dotati di misteriosi e prodigiosi poteri, trasformino la vita di chi li porta con sé, dispensando gioie, salute, fortuna, oltre che eleganza e seduzione. Secondo una vecchia credenza popolare che risale ai tempi dell’antica Babilonia, il fatto di portare ogni mese una pietra differente permetteva alla persona di possedere le virtù di ognuna di queste. Le pietre zodiacali Ad ogni segno diacale e ad ogni mese [Fig. 2] sono associate delle pietre, le quali servono per allontanare le negatività create da situazioni della vita comune.
Peridoto– Pietra del mese di agosto Per il suo colore verde delicato è stata considerata l’emblema della speranza. Come la Turchese protegge chi la indossa dai pericoli della guerra e dei viaggi. Concede salute, successo e fortuna nel commercio e nel gioco. Lenisce le pene d’amore. Allontana gli influssi negativi. Aiuta nel rapporto con gli amici. 1 - Introduzione Il termine peridoto, identifica la varietà verde dell’olivina (Mg,Fe)2SiO4. Fonde a temperature elevate, non é fluorescente, ha elevata birifrangenza ed al microscopio é possibile osservare il fenomeno dello sdoppiamento delle inclusioni. Non di rado questa pietra trasparente viene trovata sotto forma di cristalli ben formati, che raggiungono comodamente i 100 grammi. Ha colore tipicamente verde oliva, ma può essere anche di un verde intenso, quasi verde bottiglia, oppure giallo-verdastra. [Fig. 3] Nel mondo delle gemme si tende ad attribuire il nome peridoto alla qualità più verde, mentre si chiama crisolito quella più o meno gialla. Ha una lucentezza vetrosa, non forte, che contribuisce a farla assomigliare all’olio di oliva. Il più delle volte è trasparente, con poche inclusioni. Viene tagliata con i tagli misti di tutte le forme, ovale, rotondo, a goccia, e anche a tavola e gradini con forma rettangolare o quadra. Si incontrano abbastanza facilmente gemme di diversi carati, ma quasi mai pietre molto grandi. E’ utilizzata anche per pietre di piccole dimensioni, per mettere in risalto minuti disegni in gioielleria piuttosto raffinata. Molto apprezzata in passato, Art Deco, oggi lo è molto meno, anche per i cambiamenti della moda. [Fig. 4] 2 – Breve Storia Veniva estratto già nell’antico Egitto, 3500 anni fa, su un’isola del Mar Rosso chiamata Zeberget. L’estrazione veniva effettuata di notte perché la leggenda dice va che esso non poteva essere facilmente visto durante il giorno. Vaghi di olivina compaiono nella gioielleria dell’Antico Egitto durante il periodo predinastico e in Mesopotamia nel III millennio a.C. Usato soprattutto nella glittica [La glittica è una tecnica molto antica mediante la quale vengono incise pietre dure e gemme od altri materiali adatti] compare a partire dal periodo ellenistico, specie per intagli (che non sono mai comuni), tra cui è giustamente famoso un esemplare di notevoli dimensioni con una testa di Menade (o regina tolemaica) conservato presso l’Ashmolean Museum di Oxford, datato al II secolo a.C. In età romana gli intagli sono piuttosto rari, in rapporto alla diffusione di altre gemme, tanto in periodo repubblicano quanto in età imperiale; eccezionali sono i cammei, tra cui un esemplare con ritratto, conservato a Roma nel Musei Capitolini. E’ stato reintrodotto in Europa nel medioevo dai crociati. 3 – Provenienza E’ un minerale molto diffuso nelle rocce magmatiche ricche di ferro e di magnesio. E’ rinvenuta in cristalli di notevoli dimensioni nell’Isola di St. John’s (Zeberget) nel mar Rosso; nei basalti di Peridot Mesa, Arizona; dalla regione dell’Eifel, Germania; dalla Sapat Walley, Pakistan; Zhangjiakou Area, Hebei, China. Recenti depositi, importanti in prospettiva, sono stati scoperti a Kyaukpon, Myanmar. [Fig. 5] 4 - I peridoti celebri La collezione della Smithsonian Institution di Washingtoncomprende due gemme tra le più grosse al mondo, rispettivamente di 310 e 287 ct, mentre un peridoto di ct 193 fa invece parte della corona di Russia. Il museo di Topkapi di Istambul raccoglie la più importante collezione di peridoti esistente al mondo; fra l’altro, vi si può ammirare il trono di Bayram che risulta tempestato da 954 periodi di notevole taglia. [Fig. 6] Diritti di copyright riservati |