INFORMAZIONE
CULTURALE
Marzo 2024



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 7618
Articoli visitati
5068630
Connessi 13

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
18 marzo 2024   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

Rubrica: PASSATO E PRESENTE


Caste chiuse, sbarrate - padri e figli

venerdì 7 dicembre 2007
Argomenti: Sociologia

Segnala l'articolo ad un amico

 

E’ strano che in questo momento di contestazione populista non si sia fatto e non si faccia riferimento ad una delle più dannose e consolidate prassi nel nostro Paese: il passaggio di potere da padre in figlio.

Forse in questa espressione ho commesso un errore: infatti, non sempre avviene il passaggio; spesso c’è una specie di clonazione ed oltre al padre si trova il figlio. Ma la Provvidenza è infinita e capita che ci sia anche un terzo, quarto caso di clonazione.

Ci sono concorsi severi, severissimi, ma come fanno a vincerli?

Troviamo figli fratelli nipoti generi nuore.

Fra i notai, i docenti universitari, i direttori di cliniche, la Rai, i giornali. Si piazzano, levano il posto legittimo a chi aveva sudato moltissimo ed aveva tutti i requisiti. A volte non sono neppure letti gli elaborati presentati ai concorsi, tanto già si sa chi deve vincere ( e così si facilita il lavoro dei membri di commissione- fantoccio).

La cosa peggiore – per un giovane – è vedersi superato da uno che ha soli meriti di appartenenza, di sangue o acquisita.

Caste chiuse, sbarrate

Allora decide di trovare aria nuova, di andare in un Paese dove c’è solo meritocrazia.

Se ne va, e noi diventiamo sempre più poveri. Che squallore.

Arturo Capasso



 



Forum