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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


ELISEO CLASSICA: PRENDIAMO NOTA!

sabato 3 ottobre 2015
Argomenti: Musica, Concerto, Balletto

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Stagione concertistica 2015/2016
in collaborazione tra
Teatro Eliseo e Conservatorio di Santa Cecilia

ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO S. CECILIA

Pianoforte
MASSIMO SPADA

Direttore
CLAUDIA PATANÈ

Programma
MAURICE RAVEL
Ma mère l’oye I. Pavane de la Belle au bois dormant Lent II. Petit Poucet Très modéré II. Laideronnette, impératrice des pagodes Mouvt de marche IV. Les entretiens de la belle et de la bête Mouvt de valse très modéré V. Le jardin féerique Lent et grave Pavane pour une infante defunte

Concerto per pianoforte e orchestra in sol maggiore
I. Allegramente II. Adagio Assai III. Presto

domenica 4 ottobre 2015, ore 12.00
Teatro Eliseo

- Il Teatro Eliseo e il Conservatorio di Santa Cecilia insieme per una stagione concertistica che punta sui giovani. Con i suoi matinée domenicali a partire dal 4 ottobre, Prendiamo nota! è il fiore all’occhiello della nuova linea artistica di Luca Barbareschi.

- Per la prima volta nella sala di Via Nazionale, l’orchestra del Conservatorio guidata da Claudia Patanè, i migliori allievi e ospiti d’eccezione da Danilo Rea a Bruno Aprea, da Dario Lucantoni a Renato Serio e Paolo Damiani, ogni settimana fino al 29 maggio, daranno vita a un percorso musicale ricco di appuntamenti tra classica, jazz e contemporanea, con spazio anche a tre corti, piccole opere liriche di tre compositori giovani hanno creato anche i libretti.

- Prendiamo Nota!, che si apre con le musiche di Ravel, è un primo “esperimento” che aspira a diventare una tradizione annuale fissa. Un impegno che mira a recuperare complicità e immediatezza nel rapporto tra i giovani talenti del conservatorio, la musica e il pubblico.

- Ma mère l’oye è una suite di Maurice Ravel, composta nel 1910 per pianoforte a quattro mani, ispirata ad un libro di fiabe per l’infanzia e successivamente ampliata e trascritta per orchestra. Il “colore” degli strumenti, il timbro, costituisce per questa composizione l’elemento più importante, con sonorità dell’orchestra raffinate e sfumate, con una dinamica che va dal mezzoforte al pianissimo. L’armonia utilizzata (cioè gli accordi) è innovativa per la sua epoca, con melodie costruite su scale ispirate a quelle orientali. Il primo dei cinque brani della composizione (Pavana della bella addormentata nel bosco) offre l’occasione di sperimentare la magia vaporosa del suono dell’aria, quello soffuso ed evanescente prodotto soffiando nel flauto, clarinetto, oboe, corno inglese e corno, fino ai due estremi opposti del controfagotto al grave e dell’ottavino all’acuto. Gli strumenti a fiato dell’orchestra si presentano uno dopo l’altro inizialmente, poi si sovrappongono nel presentare le proprie melodie stratificate, preziose ed eteree, cui si aggiunge la vibrazione intensa della famiglia degli archi. Nel secondo brano (Pollicino) il tempo irregolare dei frammenti delle frasi melodiche esprime l’inquietudine dello smarrimento; in “Laideronnette, imperatrice delle pagode” le melodie orientaleggianti su un tessuto ritmicamente veloce e scandito, il colore metallico della celestra e dello xilofono, richiamano alla mente l’umanità operosa del mondo orientale. Nel quarto movimento “Conversazioni fra la Bella e la Bestia” il dolcissimo tema di Belle, affidato al clarinetto, incede danzando mollemente, descrivendo morbide curve si slancia in un arpeggio...ma, attenzione! Il controfagotto con il suo registro grave si fa avanti e i due strumenti cominciano a dialogare fino a che fende l’aria il suono adamantino d’un violino solo, che si erge purissimo sul tessuto orchestrale. Nel quinto brano (Il giardino fatato) la sonorità vibrante degli archi si unisce a quella più rarefatta dei fiati per creare una preziosa amalgama di timbri, palcoscenico sonoro da fiaba della Belle Époque.
- Anche la Pavane pour une infante défunte è una composizione di Ravel che nasce per pianoforte e poi fu trascritta dal compositore per l’orchestra. Il tema affascinante si muove elegante e languido incessantemente ripetuto, assumendo più volti, dalla sonorità magica e pastosa dei corni fino a quella alta e sottile dei violini, ritornando continuamente a infliggerci una punta di nostalgia.

- Niente di più inatteso apre il Concerto per pianoforte e orchestra: uno schiocco di frusta. Poi il pianoforte tradisce l’aspettativa del pubblico che si attende da lui atmosfere romantiche e sognanti, diversamente egli esibisce i muscoli con un accompagnamento percussivo e ritmico del tema che l’ottavino presenta squillante. Nel secondo movimento il pianoforte diventa poeta, inevitabile la commozione quando entra anche il flauto a richiamarne il canto, poi l’intera orchestra, mentre il pianoforte inizia a errare, estatico, rapito, fino a che con il luccichìo del trillo finale sembra spegnersi anche l’ultima stellina di questo firmamento incantato. Dalla quiete si passa al moto del terzo movimento. Dopo una scala travolgente del pianoforte, come un’onda che si frange sulla battigia, il concerto termina con un’esplosione luminosa di ritmi e colori timbrici.

Gabriele Cecchetti Giacomo Franchi Chiara Palumbo Carolina Scimiterna Simone Vallini con la Docente del corso di “Tecniche della comunicazione musicale”   Orchestra del Conservatorio “S. Cecilia”

Violini Primi : Flavia Fazzi, Yorgos Siopoudis, Egida Zeneli, Camilla Calini, Elena Barbuti, Giulia Dettori, Radoslaw Srodon, Alessandro Manes, Valentina Moriggi, Letizia Vennarini

Violini Secondi: Fiorela Asqeri, Tommaso Rocca, Andrea Lecca, Silvia Pedone, Julian Gaudiano, Michele D’Orazio, Angela Turchetta, Azzurra Cavicchia

Viole: Daniele Valabrega, Simona Ruisi, Carolina Leon Paez, Lorenza Merlini, Aurelia Capaccio, Susanna Zanella

Violoncelli: Gabriele Cecchetti, Marco Cesaretti Silvi, Paula Garcia Ilopis, Gabriele Hintermann

Contrabbassi: Andrea Passini, Massimiliano Favella, Riccardo Marzullo

Flauti: Bianca Fiorito, Alessandro Pace

Oboi: Adriana Vacaru, Manuel Pagliarini

Clarinetti: Fabio Sepe, Livia Tancioni

Fagotti: Massimo Martusciello, Andrea Pianetti

Controfagotto:Alessandro Verrecchia

Corni:Stefano Berluti, Ana Aranda

Tromba:Giulio Filippetti

Trombone:Daniele Di Stefano

Arpa:Chiara Marchetti

Celesta:Francesco Napoleoni

Timpani e percussioni: Matteo Rossi, Giulia Mazzilli, Tiziano Capponi, Valerio Cosmai

BIGLIETTERIA
Via Nazionale, 183 — 00184 Roma Tel. 06 – 83510216
e-mail biglietteria@teatroeliseo.com
Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com

BIGLIETTI
Ingresso da 15 a 10 euro



 



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