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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


MACERATA OPERA FESTIVAL: GRANDE SUCCESSO

sabato 15 agosto 2015
Argomenti: Musica, Concerto, Balletto

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- L’affezionato pubblico dello Sferisterio di Macerata ha salutato il termine della 51^ edizione del MOF con una punta di nostalgia per la fine della bellissima stagione lirica, centrata su quattro tra le migliori e più amate opere del melodramma, quali Rigoletto di Giuseppe Verdi, Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, Pagliacci di Ruggero Leoncavallo e La Bohéme di Giacomo Puccini. La stagione, articolata in undici rappresentazioni e con teatro sempre al limite della capienza, ha registrato una media serale superiore a 2.100 presenze per un totale di oltre 23.000 spettatori.

- Del Rigoletto abbiamo già parlato. Cavalleria Rusticana e Pagliacci, magistralmente allestiti in maniera tradizionale, hanno offerto eccellenti recite che gli spettatori ricorderanno come alcuni dei migliori spettacoli visti allo Sferisterio di Macerata, in un periodo pieno di difficoltà economiche e di trasposizioni temporali le quali, talvolta, ricorrono a regie e scenografie che possono distogliere l’attenzione dello spettatore dalla musica e dal canto, senza produrre un indispensabile valore aggiunto all’opera lirica. Poter “assistere ai fatti”, nei tempi e nelle ore in cui si svolgono, consente anche di conoscere gli usi, i costumi e le tradizioni realmente esistiti, verismo in questo caso, e permettono di confrontare il modo di vivere e di pensare di generazioni del passato con l’attualità di oggi, nel settore degli amori e dei tradimenti tra gli amanti.

- Ritornando alle due opere, il regista Alessandro Talevi è riuscito a sfruttare i cento metri di larghezza del palcoscenico dello Sferisterio con naturalezza, eleganza e grande abilità, a tutto vantaggio dei momenti musicali di estrema bellezza, che sottolineano i vari aspetti del dittico quali: amore, tradimento, gelosia, vendetta, ritorsione, solitudine, smarrimento.

- In Cavalleria Rusticana e Pagliacci i ruoli principali sono ricoperti dagli ottimi Anna Pirozzi (Santuzza - Nedda / Colombina) e Rafael Davila (Turiddu - Canio / ll Pagliaccio) con l’apprezzato e valido concorso di Alberto Gazale (Alfio), Elisabetta Martorana (Lola), Chiara Fracasso (Lucia), Marco Caria (Tonio / Taddeo), Pietro Adaini (Beppe / Arlecchino), Giorgio Caoduro (Silvio).

- Le belle ed appropriate scene di Madeleine Boyd, gli indovinati ed accurati costumi di Manuel Pedretti ed il disegno luci di Alessandro Verazzi hanno abbellito le due opere. Assai apprezzate le prestazioni della Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, del Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” - Maestro del Coro Carlo Morganti, del Coro di Voci Bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti”.

- La direzione orchestrale di Christopher Franklin, precisa ed incisiva, ha reso lo spettacolo equilibrato e piacevolissimo, che il sempre numeroso pubblico ha seguito con attenzione e soddisfazione, tributando applausi a scena aperta a tutti i componenti esibitisi e calorose e prolungate ovazioni finali.
- Per La Bohème è stato riproposto il collaudato allestimento del 2012, ambientato durante il periodo della contestazione francese nel 1968, vincitore del Premio della critica musicale “Franco Abbiati” per la regia. Anche se le “trovate” di regia e di sceneggiatura possono non essere condivise al 100% dai melomani e dagli spettatori, la musica di Puccini riesce sempre a compiere il miracolo: far sognare, divertire, ammaliare, deliziare e commuovere il pubblico; diverse spettatrici hanno dovuto asciugare qualche lacrimuccia durante il trapasso di Mimì, prima della fragorosa ovazione finale.


- Gli artisti, tutti, hanno reso quest’opera, forse la più attesa ed amata dal pubblico, assai piacevole a cominciare dalla incisiva ed appassionata direzione, a spartito chiuso, di David Crescenzi, che ha guidato con maestria un cast assai equilibrato e di tutto rispetto, costituito da Carmela Remigio - Mimì, Arturo Chacòn Cruz - Rodolfo, Larissa Alice Wissel - Musetta, Damiano Salerno - Marcello, Andrea Porta - Schaunard, Andrea Concetti - Colline, Alessandro Pucci - Parpignol, Antonio Stragapede - Benoit. Una citazione particolare è riservata al Coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti”. Il Coro Lirico Mrchigiano “V. Bellini” e la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche hanno sono stati sempre all’altezza della situazione.



 



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