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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


SISTINA STORY DAL 4 OTTOBRE

giovedì 2 ottobre 2014
Argomenti: Teatro

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"SISTINA STORY"
TEATRO SISTINA, DA SABATO 4 A DOMENICA 19 OTTOBRE

- Sistina Story è quello che gli anglosassoni chiamano un "juke box Musical". Ovvero il racconto di una Storia attraverso la musica. In questo caso la Storia è quella del più amato Teatro di Roma e senz’altro uno dei più importanti d’Italia: il Sistina. L’unico Teatro Stabile della Commedia musicale italiana, riconosciuto dal Ministero dei Beni culturali.

- "In qualità di Direttore, ho sentito il dovere morale oltre che artistico di dar vita a un tributo, un omaggio, un doveroso segno di gratitudine verso coloro che hanno reso grande e immortale questo palcoscenico sul quale sono nate centinaia di gloriose carriere.

- Pietro Garinei e Sandro Giovannini, due scrittori, autori, commediografi, circondati da eccellenti e insostituibili colleghi compositori fra cui Armando Trovajoli, Gorni Kramer, passando per Renato Rascel, Domenico Modugno, fino ai moderni Claudio Mattone, Renato Serio, o le penne di Jaia Fiastri, o la premiata ditta Terzoli e Vaime, Gigi Magni, Franciosa e Festa Campanile. Per non dire poi degli interpreti senza i quali forse tutti questi capolavori non avrebbero avuto la consacrazione che hanno ottenuto.

- E qui l’elenco si fa sterminato e parte da Wanda Osiris e addirittura Macario e Totò, passando per Delia Scala, Walter Chiari, Paolo Panelli, Carlo Dapporto, Bice Valori, Aldo Fabrizi, Nino Manfredi, Alida Chelli, Gino Bramieri, Johnny Dorelli, il fratello di Pietro Enzo Garinei, perfino Marcello Mastroianni, Gigi Proietti, fino ad Enrico Montesano che di successo al Sistina ne ha avuto per due decenni.

- Tutti esempi illustri che hanno poi spinto le nuove generazioni di grandi mattatori dei nostri tempi verso una lunga serie di felici riedizioni di quasi tutto il repertorio di Garinei & Giovannini.

- Con la certezza che il repertorio di Garinei e Giovannini continuerà a vivere ed essere rappresentato nella propria forma drammatica e in allestimenti che ne rispecchino l’integrità creativa a Roma come nel resto d’Italia, il nostro "juke box" estrapola solo alcuni dei brani più famosi e li presenta in forma moderna e totalmente staccata dal contesto narrativo in cui siamo sempre stati abituati a vederli rappresentati, a dimostrazione che anche il repertorio cosiddetto "classico" lo si può leggere con occhi contemporanei senza che ciò faccia perdere smalto e vigore.

- Insomma l’esempio di uno stile, l’immagine di un genere, il punto di riferimento di una professione: questo era ed è stato per tutti noi il Sistina. Oggi, con non poca ambizione, si è lanciata una sfida con la promessa "il Sistina è tornato! Il Sistina c’è."

- Sistina Story è un caleidoscopio dentro cui si affollano, a volte sovrapponendosi, a volte saltando da un prisma all’altro, immagini, suoni e musiche di 50 anni di successi che evitano volutamente l’autocelebrazione di questi ultimi anni.

- Piuttosto, "per non dimenticare", si vuole ribadire che ciò che oggi rappresenta in Italia il "genere" di spettacolo più amato e più seguito dal pubblico, ha radici lontane e ben solide. Il Sistina era anche il punto di arrivo italiano di tutte le più grandi star internazionali che su quel palco hanno tenuto concerti indimenticabili.

- Ma vi è di più: in uno stile tipico del Gran Varietà televisivo in bianco e nero, Sistina Story rappresenta anche una testimonianza di quanta linfa il Teatro Sistina abbia dato alla TV dai tempi del Musichiere fino alle grandi prime serate di Studio Uno e Mille Luci.

- Da queste riflessioni nasce la coppia più bizzarra del cartellone di questa stagione: Enrico Montesano e Pippo Baudo. Mattatore e narratore, istrione e affabulatore, uno ci porta per mano a ricordare ciò che accadeva fuori del Sistina, nella vicinissima Via Veneto come nella lontana America; l’altro ci aiuta ad entrare nei meandri di ciò che invece accadeva dentro il Sistina, addirittura nei corridoi e nei camerini, con aneddoti, racconti, ricordi, testimonianze.

- E come in ogni varietà che si rispetti, ogni spunto è buono per fare satira, comicità, cronaca. Un intreccio di tempo, di storia, di vita ma anche di tanta, tanta fantasia e poesia".

- Sul palco, intorno a Enrico Montesano e Pippo Baudo, un’orchestra di 20 elementi diretta dal Maestro Maurizio Abeni, 18 performer che ballano e cantano dal vivo coreografati da Bill Goodson, due bravissime "Prime Donne" già note al pubblico del Sistina, Sabrina Marciano e Valentina Spalletta. Scene evocative di Teresa Caruso, Costumi in bianco e nero di Cecilia Betona, Regia di Massimo Romeo Piparo.



 



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