Il film di Pupi Avati è incentrato sui sentimenti, spesso contrastanti e capaci di condizionare una o più vite.
Davide ( Riccardo Scamarcio) è un ragazzo con un grave complesso di insicurezza e frustrazione dovuto al mancato affetto di un padre stravagante e dedito ad una vita avventurosa, sempre basata sull’insuccesso.
Il giovane è cresciuto in un ambiente triste, circondato dall’amore di una madre (Giovanna Ralli) che ha subito ogni sorta di umiliazione da un marito purtroppo infedele che muore, all’improvviso, per un incidente stradale ( che, successivamente, si rivelerà un suicidio.)
Questo tragico evento scombussolerà la vita di Davide combattuto da un amore alquanto precario per una ragazza (Cristiana Capotondi), il quale deciderà di ritirarsi nella casa paterna per cercare di capire i misteri ed i segreti di un padre che non è mai riuscito a comprendere.
L’incontro con Ludovica Stern (Sharon Stone), amante del genitore, lo spingerà ad effettuare una ricerca massacrante su di un libro mai portato a termine dal padre e a scrivere un romanzo che rappresenterà un vero e proprio riscatto del mancato rapporto genitore-figlio in nome del motto “Assieme, siamo invincibili”…..
La trama è complessa e articolata, intrisa di rimpianti, delusioni e sfiducia nel futuro, con un finale a sorpresa che lo spettatore vorrebbe vedere diverso.
Ottima l’interpretazione di tutti gli attori per la scelta di un soggetto difficile ed estremamente impegnativo.
Il grande regista Pupi Avati (Premio per la migliore sceneggiatura al Festival des films du monde di Montréal) riesce a creare, come sempre, un piccolo capolavoro da una storia tratta da episodi di vita vissuta.