UN PICCIONE SUL RAMO CHE RIFLETTE SULL’ESISTENZA dello svedese Roy Andersson vince meritatamente il Leone d’Oro, seguito dal film LE NOTTI BIANCHE DEL POSTINO di Andrej Končalovskij e da THE LOOK OF SILENCE di Joshua Oppenheimer.
L’Italia non resta indietro e si rifā con la Coppa Volpi ad Alba Rohrwacher per HUNGRY HURTS di Saverio Costanzo e con Coppa Volpi maschile al coprotagonista del film l’americano Adam Driver.
Due film italiani di gran livello non sono stati presi nella dovuta considerazione: ANIME NERE di Francesco Munzi e IL GIOVANE FAVOLOSO di Mario Martone con un eccezionale Elio Germano.
Tornando al Palmares, vince il Premio Mastroianni come attore o attrice emergente, il ragazzino Romain Paul protagonista del film L’ULTIMO COLPO DI MARTELLO di Alix Delaporte. Si tratta dell’unico film francese premiato e che ha, tra i protagonisti, un direttore d’orchestra e la sesta sinfonia di Mahler.
Infine, il premio alla miglior sceneggiatura va a Rakhshan Banietemad e Farid Mostafavi per il film GHESSEHA di Rakhshan Banietemad, con il racconto di storie ordinarie dell’Iran di oggi e ancora un Premio speciale della giuria lo conquista il film turco SIVAS di Kaan Müjdeci, storia di una amicizia tra un ragazzino e un cane da combattimento.
Non premiato il contestato film PASOLINI di Abel Ferrara e LOIN DES HOMMES di David Oelhoffen. THE LOOK OF SILENCE di Joshua Oppenheimer, sequel di THE ACT OF KILLING che narra il genocidio indonesiano negli anni Sessanta ed č un documentario proprio come SACRO GRA, Leone d’oro l’anno scorso.
Da segnalare ,inoltre, il Premio speciale della Giuria di Orizzonti a BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA di Franco Maresco, una ricostruzione, tra realtā e finzione, della passione di certa Sicilia per il Cavaliere.