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Rubrica: COSTUME E SOCIETA’


GRANDE SUCCESSO DI AIDA E TOSCA AL MACERATA OPERA FESTIVAL

mercoledì 6 agosto 2014
Argomenti: Musica, Concerto, Balletto

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- Francesco Micheli, direttore artistico per il terzo anno consecutivo al MOF, firma anche la regia di Aida, il capolavoro verdiano con il quale, nel lontano 1921, fu inaugurata la prima stagione lirica allo Sferisterio di Macerata.

- Raccontano le cronache del tempo che “dal 27 luglio al 15 agosto del 1921 si alternarono due grosse compagnie, tutte le sere, tranne il venerdì: 1500 esecutori, scenari suggestivi ed imponenti, elefanti, cammelli, buoi e cavalli sul grandioso palcoscenico, 120 professori d’orchestra dell’Augusteo e della Scala”. Il successo fu enorme e di grandissima risonanza.

- Star indiscussa della stagione fu il celebre soprano Francisca Solari, convolata qualche anno dopo a nozze con l’innamoratissimo Conte Pier Alberto Conti, il grande mecenate che, in pratica, si accollò le ingenti spese degli spettacoli.

- Ma torniamo alla regia di Micheli. Dire che sia stata una piacevolissima sorpresa e del tutto inaspettata è dire poco. L’Opera, resa in chiave ipertecnologica, inizia con un enorme tablet bianco chiuso ed inclinato, posto al centro del palcoscenico, al quale si avvicina lateralmente Ramfis che, aprendo il suo tablet portatile, inizia a narrare la storia di amore, odio e morte che Verdi ha messo in musica magistralmente.

- Nel frattempo il grande tablet si apre lentamente e su di esso prendono corpo i protagonisti del dramma, mentre ai suoi lati verticali si svolgono le scene di massa, che fanno da contorno ed esaltano i vari aspetti della “storia”.

- Il colore dominante delle scene e dei costumi è il bianco, che cambia al mutare delle luci, ed il nero che ne evidenzia ancor più il candore. Sul muro di fondo scena sono proiettati e si rincorrono scritte, disegni ed ideogrammi, che evidenziano le varie fasi della “storia”, i nomi e gli stati d’animo dei personaggi.

- Il pubblico letteralmente catturato, affascinato e stregato da questa veramente “grande bellezza” non può fare a meno di esplodere in fragorosi applausi, a scena aperta, all’indirizzo dei cantanti, del coro, dell’orchestra e del suo direttore.
Al termine, il grande tablet si richiude lentamente e tragicamente su Aida e Radames decretandone la loro fine, alla quale assiste impotente la disperata Amneris.

- All’ultima nota segue un attimo di religioso silenzio da parte del pubblico, che poi esplode con un tripudio di applausi, che si tramuta in una lunghissima ovazione, con la quale gli spettatori ringraziano e salutano tutti gli artefici della bellissima rappresentazione
- Fiorenza Cedolins (Aida), Sonia Ganassi (Amneris), Sergio Escobar (Radames), Elia Fabbian (Amonasro), Giacomo Prestia (Ramfis), Cristian Saitta (Il Re), Nazzareno Antinori (Un messaggero), Marta Torbidoni (Una sacerdotessa) e la direzione di Julia Jones, hanno impreziosito la rappresentazione, che resterà indelebile negli annali dello Sferisterio e nelle menti degli spettatori.

- Si segnalano, inoltre, le scene di Edoardo Sanchi, i disegni di Francesca Ballarini, i costumi di Silvia Aymonino, le luci di Fabio Berettin e le coreografie di Monica Casadei, che hanno completato il successo di questa Aida, con la speranza di poterla rivedere in un prossimo futuro.

- Per la terza opera in cartellone, Tosca, il regista Franco Ripa di Meana sceglie di ambientare l’Opera in tre periodi storici: la Roma papalina, il primo novecento contemporaneo a Puccini e la seconda guerra mondiale. Il tutto si svolge, prevalentemente nella chiesa di Sant’Andrea della Valle e nel Castel Sant’Angelo con una particolarità: Tosca indossa, in tutti e tre gli atti, lo stesso abito lungo di colore celeste, mentre tutti gli altri personaggi vestono costumi in linea con le epoche in cui si svolgono i fatti.


- Ripa di Meana inoltre, volendo sfruttare tutta la lunghezza (circa 110 metri) del palcoscenico dello Sferisterio, ricorre all’utilizzo di moltitudini di figuranti in movimento, alla sistemazione di grandi tele riproducenti diverse vedute romane, cittadine e campestri, e a vari simboli sistemati sulla parete di fondo del teatro.
- Ci sono, poi, alcune novità: Tosca uccide Scarpia con due colpi di pistola, Cavaradossi è giustiziato da tre militari con altrettante sventagliate di mitra, Tosca non si getta dalle mura di Castel Sant’Angelo, dopo aver scoperto la morte del suo amato Mario, ma cerca di fuggire, venendo quasi travolta da una moltitudine di persone che le corre contro, quasi travolgendola.

- Nel complesso l’Opera di Puccini è assai piaciuta al numerosissimo pubblico grazie alle ottime prestazioni di Susanna Branchini (Tosca), Luciano Ganci (Cavaradossi), Marco Vratogna( Scarpia), Massimiliano Catellani (Angelotti), del Coro Lirico Marchigiano “V.Bellini”, della Fondazione Orchestra Regionale delle Marche.

- Le tre Opere, assolutamente da non perdere, saranno replicate, per l’ultima volta, alla fine dell’attuale settimana con il seguente calendario: 8 agosto Tosca, 9 agosto La Traviata, 10 agosto Aida, con inizio alle ore 21,00.

Per informazioni: Biglietteria dei Teatri - Piazza Mazzini, 10 - Macerata - I 62100 T.(+39)0733.230735 - boxoffice@sferisterio.it



 



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