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Il terrorismo (Mursia, Milano, 2010)

CHE COSA è STATO IL DECENNIO TERRORISTA IN UNA ITALIA NON PIEGATA DALLA VIOLENZA


giovedì 13 gennaio 2011 di Carlo Vallauri

Argomenti: Politica
Argomenti: Storia
Argomenti: Antonella Colonna Vilasi


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La Villasi fornisce con questo libro una lucida esposizione delle tragiche vicende che hanno caratterizzato la storia italiana dalla fine degli anni ’60 agli inizi degli anni ’80.

Il libro – che si aggiunge a tanti scritti sull’argomento – riesce a sintetizzare con chiarezza, in poco più di 200 pagine, la traiettoria dell’eversione rossa, nera e di altri non definiti colori, indicando di ogni evento (da Piazza Fontana, 1969, alle stragi ed uccisioni degli anni ’80) i dati di fatto incontrovertibili ed accertati – quando è stato possibile – insieme a tutte le altre delittuose azioni di cui invece non si conoscono esattamente moventi e responsabili. Una descrizione obiettiva con il richiamo a luoghi, persone, obiettivi. L’A. si sofferma dapprima sulle maggiori stragi (Banca dell’Agricoltura a Milano, Peteano, Piazza della Loggia a Brescia, treno Italicus, stazione di Bologna), riferendo per ciascuna di esse l’iter delle relative inchieste giudiziarie, come anche per il rogo di Primavalle e l’eccidio di Acca Larentia.

Nella seconda parte sono indicate dettagliatamente le operazioni delle brigate rosse e degli altri gruppi di analoga origine (dai “comunisti combattenti” a Prima linea), per esaminare quindi nella terza parte sia iniziative “nere” non condotte a termine (come il cosiddetto golpe Borghese) sia l’operato dei NAR. Dalla lettura emergono gli elementi principali riguardanti la progressiva escalation dagli anni settanta agli anni ottanta. Come osserva nella prefazione un esperto della materia quale Piero Luigi Vigna, lo studio costituisce una testimonianza del rapporto tra compimento delle azioni terroristiche e relativi interventi investigativi. È noto come molte di quelle pagine siano ancora coperte da ombre interne ed internazionali tutt’altro che chiarite, e quindi l’A. non poteva che raccogliere gli elementi emersi nei connessi procedimenti, mentre forti dubbi sussistono su fasi e momenti determinanti di quelle tragiche esperienze, malgrado lo svolgimento di processi che hanno lasciato insoluti i punti nevralgici dei singoli eventi. Precise e circostanziate le notizie su accertamenti giudiziari relativi a operazioni risalenti a individui processati e condannati mentre sulle più gravi azioni di strage l’A. non può che riferire circa l’andamento altalenante delle diverse pronunce della magistratura.

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Antonella Colonna Villasi

Pur fornendo una amplia bibliografia nella parte finale del libro, per le singole vicende non vi sono citazioni dirette e complete dei testi consultati, salvo richiami ad alcune pubblicazioni e risultanze della Commissione Stragi: così, trattandosi di una opera divulgativa, il lettore riesce comunque a venire a conoscenza di come esattamente si siano verificati certi fatti, sia nella fase operativa che in quella successiva degli accertamenti. Restano naturalmente aperti tutti gli interrogativi che derivano dai depistaggi nei diversi casi. Molto accurata – ed è merito precipuo dell’autrice, da sottolineare particolarmente – è la distinzione tra le diverse formazioni brigatiste, come raramente accade nei libri su questi delicati argomenti. Sul rapimento e l’uccisione di Aldo Moro la sintesi appare troppo breve rispetto alle stesse risultanze processuali e al complesso nodo con cui quella tragedia si compì, sì da apparire, al limite, evasiva.

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Copertine fronte retro del libro
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Chiara e condivisibile la netta conclusione alla quale la Colonna Villasi conduce il lettore, cioè la constatazione circostanziata ed inequivoca che il sistema politico-istituzionale ha sostenuto e superato la dura prova, grazie all’impiego di mezzi legittimi, senza violare o forzare gli strumenti giuridici, riuscendo così a preservare il paese dai mali maggiori per i quali i terroristi operavano. Essi infatti sono riusciti a compiere i loro delitti – e tante vittime innocenti sono state immolate – ma non a travolgere la Repubblica, come era invece negli intendimenti, interni ed internazionali, dei fautori e degli esecutori di tanti delitti, e il libro si occupa di questi ultimi. Di fronte a tanto sangue versato la conoscenza della realtà rappresenta un fattore fondamentale di chiarimento, e a tal fine il lavoro va apprezzato proprio per le particolarità richiamate.