da tutto il mondo per incontrarsi e potersi ispirare attraverso lo scambio di idee e di ricerca, trasformando l’Estate Romana in un epicentro per la
danza contemporanea.
Un polo d’attrazione, un’agorà, dove respirare insieme l’arte della danza: studiosi, appassionati e operatori giunti per dialogare, apprendere e pro-
muovere nuove iniziative.
FUTURO FESTIVAL intende promuovere l’esperienza culturale sul terri- torio italiano con l’organizzazione di attività che siano in grado di veicolare
l’arte della danza come linguaggio universale, per l’espressione e le narra- zioni di sentimenti mediante il movimento corporeo. La danza, in quanto liberazione dell’io, coinvolge un’immedesimazione in un viaggio tra le pie- ghe dell’animo umano, il quale filtra, inevitabilmente in modo soggettivo, gli stati emozionali, tradotti in movimento a ritmo di musica.
Tutto ciò vissuto come continuo scambio di energia in transito.
Inoltre, il Festival, intende essere motore per l’incontro tra la generazione dei giovani danzatori, il mondo della produzione e il pubblico.
Un incontro plurimo tra persone e le loro visioni, un luogo di contamina- zione tra differenti linguaggi, accomunati dal desiderio di condivisione,
per un’intrinseca volontà di educare all’ascolto, al pensiero e allo scambio.
Un ambiente fertile che sappia accogliere sia coreografi affermati a livel- lo internazionale sia una nuova generazione di artisti e danzatori, e in più
docenti, allievi, operatori e appassionati di danza che si possano ispirare a vicenda attraverso il dialogo, non solamente verbale bensì anche corpo- reo e musicale.
In particolare, il programma, all’insegna della promozione della danza come tendenza artistica interdisciplinare e sperimentale, vede la mes-
sa in scena di spettacoli caratterizzati da forti e specifiche identità, che
riflettono la varietà di stimoli perseguiti dagli artisti. La sperimentazione coreografica dà vita a poetiche diversificate ma in connessione tra loro
perché nutrono la danza in quanto veicolo comunicativo. Idee del gesto, azioni sceniche, ampie contaminazioni urban, ritorni alle origini, viaggi nel
passato fatto di tradizioni e folclore, entrano nel vocabolario della danza
contemporanea, talvolta narrativa, sensibile, poetica, talvolta evocativa, astratta, suggestiva, affiancata da una particolare attenzione all’aspetto
musicale, anch’esso eterogeneo.
Ecco che FUTURO FESTIVAL vuole essere un contenitore di esperienze volte a generare una bellezza capace di vivificare gli spiriti, un dono che l’arte è capace di regalare se ci si pone aperti al sostegno reciproco, lungi-
miranti e responsabili nei confronti dell’oggi ma soprattutto del domani. Un festival, come la sua etimologia ci ricorda, che è pensato come una festa,
dedicata a chi vive di danza, ma che per natura è inclusiva, con attività col-
laterali, come mostre, opere partecipate, dibattiti, conferenze, dj set, mu-
sica live oltre agli spettacoli, ai workshops e stages per educare le nuove generazioni di danzatori e per sensibilizzare l’intera cittadinanza alla risco- perta della cultura, che può senza dubbio condurci al cambiamento verso una rinascita. Un festival che, negli intenti e nella forma, ha come obiettivo l’essere riconoscibile nella sua specifica identità, dando continuità alle at-
TEMPO E FUTURO
FUTURO FESTIVAL alla sua seconda edizione (2022), dopo aver aperto la porta a nuove proposte attraverso il programma e il suo contenuto ge-
nerale, incentra la sua riflessione sulla percezione di TEMPO e FUTURO, che di giorno in giorno muta, modificata dagli stravolgimenti sanitari e so- cio-politici del nostro millennio. E’ chiaro che non disponiamo di riferimenti del passato a cui approcciarci e confrontarci, in quanto mai una situazio- ne sanitaria e dunque sociale ed economica di tale entità si era verificata
prima.
Inoltre è senza dubbio imprescindibile l’osservazione e la considerazione della nuova guerra insorta, con le sue conseguenti emergenze
e l’instabilità degli equilibri politici. Sembra dunque importante riuscire a
domandarsi che significato abbia programmare, organizzare, danzare la
danza ora. E più in generale la cultura tutta.
Più nello specifico, nell’investigare il tema attualissimo riguardante le pos-
sibili interazioni tra arti performative e mondo digitale, come già avvenuto nei momenti di confronto durante la scorsa edizione del festival, ci si rende
conto della necessità di creare occasioni volte allo sviluppo di uno sguar- do sufficientemente critico per essere in grado di mettere in dubbio la re- altà, la quale ci viene presentata il più delle volte come statica verità su- prema e assoluta. Ciò può ancora influenzare la cultura, la danza, il mondo artistico in generale: seminare il dubbio, cosicché si possano generare in- terpretazioni e visioni differenti.
Dai dubbi innaffiati dal dialogo attivo ed esposti al sole dello scambio ge- neroso possono nascere degli alberi con molte radici, molte foglie, molti
colori.
Dare dunque fiducia alla forza visionaria insita nelle pratiche co- reutico-artistiche è l’obiettivo del festival, affinché la realtà digitale possa
essere un valido strumento per la rappresentazione e la comprensione
del nostro presente multiforme e spesso ambiguo e conseguentemente aprire orizzonti per le proposte del futuro, vicino e lontano.