Da oggi 16 settembre Il Viaggio del Principe, diretto dal maestro dell’animazione Jean-François Laguionie insieme a Xavier Picard, esce nelle sale italiane distribuito da Pier Francesco Aiello per PFA Films ed Emme Cinematografica.
Il Viaggio del Principe è un “sequel senza essere un sequel” di Scimmie come noi, opera di Laguionie del 1999. Il film di animazione è ambientato nello stesso universo popolato da scimmie antropomorfe e ripropone il personaggio del Principe in una storia autonoma che racconta l’incontro del vecchio Principe col giovane Tom e la scoperta di una nuova civiltà scimmiesca molto evoluta e apparentemente perfetta.
Un film di cui è stato elogiato l’alto valore artistico e l’importanza didattica per il pubblico dei più piccoli e dei più grandi, in quanto tratta con sensibilità temi molto attuali, come l’accettazione dell’altro e il rapporto tra uomo e natura, proponendosi come un vero e proprio manifesto antirazzista ed ecologista.
Un vecchio Principe si arena sulla spiaggia di un paese sconosciuto e incontra Il giovane Tom. Il naufrago è accolto dai genitori di Tom, scienziati banditi per aver affermato che esistono altri popoli, e scopre pian piano una sontuosa città dotata di tecnologie ai suoi occhi molto avanzate, tra cui l’elettricità e il lavoro in fabbrica. Non ci mette molto a capire i limiti di questa città ideale, i cui abitanti sono convinti di essere gli unici esseri civili al mondo. Intanto, la coppia di ricercatori sogna di convincere l’Accademia della veridicità del loro tesi precedentemente rifiutata.
★★★★★
Qualsiasi somiglianza tra uomini e scimmie nel mio film è puramente casuale.
Jean-François Laguionie
Una favola filosofica molto bella, con un flusso musicale ammaliante, da vedere con la famiglia a partire dai 9 anni…
Le Journal du Dimanche
È diabolico, divertente e mai invadente.
Le Monde
La bellezza dell’animazione e delle scene è prima di tutto ciò che colpisce lo spettatore. Il romanticismo della storia sembra sintetizzare molti racconti e romanzi d’avventura e fantasy, come quelli di Stevenson. Infine, il film è ricco di citazioni dei più grandi maestri del cinema, da Eisenstein a Hitchcock passando per Fritz Lang.
Les Inrockuptibles
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