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Riflessioni su un paese dalle grandi potenzialità

Messico, nuvole metaforiche e petrolio

Petrolio è la più efficace arma segreta dell’antica Nueva España
mercoledì 26 marzo 2008 di Giacomo de Antonellis

Argomenti: Luoghi, viaggi


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Messico e nuvole, metaforicamente parlando. E petrolio. Quest’ultimo è la più efficace arma segreta dell’antica Nueva España. Peccato che le dirigenze locali non siano molto abili a pilotarla.

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Piattaforma petrolifera off-shore

Accade così che il tesoro minerario venga utilizzato quasi tutto in funzione interna riservando una parte minore all’export e quindi alla creazione di riserve monetarie (al contrario dell’altro grande produttore dell’area centro-americana, il Venezuela).

Dal 1938 l’estrazione e la distribuzione degli idrocarburi sono attività nazionalizzate, ma la Pemex ha soltanto anticipato la configurazione della nostra Enel: un contenitore pubblico che non ha sortito risultati benefici per la gente, servendo piuttosto a tamponare le falle della politica finanziaria da settanta anni a questa parte.

Ha in tal modo assecondato quella che negli anni Novanta quando si parlava di “effetto tequila” di fronte allo squilibrio tra condizioni interne (disoccupazione galoppante, inflazione, deficit della bilancia commerciale) e interventi risanatori per la riduzione della spesa pubblica e per la ripresa economica.

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Piattaforma petrolifera off-shore

Mi spiegava Hector Manuel Popoca Boone, economista e consulente governativo: “Le premesse erano buone. La Pemex aveva saputo elevare la produttività negli ultimi decenni fino a superare la stessa capacità venezuelana. Il suo difetto consisteva nel cullarsi sulle risorse accertate, trascurando la ricerca su nuove fonti”. E adesso deve correre ai ripari ricorrendo all’esperienza straniera, degli stessi Yankees, di cui ha sempre diffidato, e degli Europei che invece apprezza.

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Nuvole

La nostra ENI ha colto la palla al balzo aggiudicandosi una serie di blocchi esplorativi nel Golfo (i maggiori giacimenti sono infatti off shore) con offerte vincenti relative a 11 piattaforme continentali e 21 nelle acque profonde, per un totale di circa 114 milioni di dollari. Una bella soddisfazione per il gruppo italiano e una notevole possibilità di sviluppo per l’economia locale.

Il petrolio riuscirà a dare una boccata di ossigeno alle condizioni generali del Messico? Ci sono segnali positivi. La disoccupazione tende a scemare e l’inflazione è quasi bloccata (rispetto ai parossismi dello scorso decennio). Nel frattempo la situazione politica sembra avviarsi ad una normalità poco consueta per lo scacchiere latino-americano, e ciò fa sperare per il futuro.

Messico e nuvole, cantava il dottor Enzo Jannacci. Certo, l’originalità non manca in quel paese.

Una di esse riguarda i partiti che dominano la scena politica: in particolare il PRI, sigla che distingue la declinante maggioranza dei Revoluciónarios institucionales (contraddizione in termini) che hanno tenuto le redini del potere governativo dal 1946 al 2000, poi sopravanzati dal Partido de acción nacional di centro-destra (alleati agli ecologisti) ed incalzati anche dal Partido de la revolución democrática di sinistra.

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Città del Messico
Vita quotidiana

Messico e ricchezza. L’osservatore straniero resta confuso davanti alle strutture mastodontiche dei gruppi politici, dotati di sedi in palazzi grandiosi, strutture e addetti in misura eccessiva, come ai tempi dei nostri Fanfani, Berlinguer e Craxi.

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Città del Messico
Smog

Elemento positivo della politica messicana, al contrario, è il divieto di rinnovo parlamentare per gli eletti di ciascun turno elettorale: il che assicura un frequente ricambio ma non incide sulla potenza organizzativa degli apparati. Da non sottovalutare l’incidenza silenziosa dei guerriglieri clandestini in alcune regioni meridionali, come il Chiapas.

Il Messico è un paese in forte sviluppo demografico. La sua popolazione ha superato i cento milioni di persone, grazie ad un tasso di natalità che sfiora il 30 per cento, con alternanza di aree meno abitate (nell’arido settentrione e nello Yucatan) e zone di maggiore densità (altopiano centrale, la rigogliosa mesa). L’urbanesimo, intenso per diversi decenni, sembra fermato ma ha ingigantito fino all’impossibile il distretto federale della capitale ormai affollata da circa 18 milioni di persone.

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Città del Messico
Panorama

Ciudad de México risente in maniera parossistica di tale concentrazione, ad oltre duemila metri di altezza, sovrastata dal vulcano Popocatepetl. La gente vive e si muove come formiche

Gli assi di scorrimento (l’Avenida Insurgentes che taglia da nord a sud l’abitato misura oltre quaranta chilometri) non lasciano mai spazi liberi al traffico. Le vetture dell’efficiente rete metropolitana e del metro-bus risultano sempre stipate. Parchi e musei traboccano di visitatori. I pulmini detti peseros, tipici mezzi di trasporto privato a bassissimo costo, girano senza sosta. Migliaia di taxi verdi e rossi si rincorrono sulle strade con la loro colorata presenza. Poliziotti e guardie private vigilano ovunque.

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Città del Messico
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Tenochtitlan
Ricostruzione

Della città Tenochtitlan costruita su una scomparsa laguna, ove regnava Montezuma, resta appena qualche traccia archeologica. Si notano invece diffusi i segni di una risorgente fierezza atzeca, come a Napoli il mai sopito ricordo del Borbone. Quello che lega il nuovo all’antico si ritrova nelle bellissime chiese ove l’indio prega accanto all’ispanico

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Tenochtitlan
La città di Montezuma

E la Vergine di Guadalupe protegge gli uni e gli altri. “Siamo un popolo di credenti, molto unito, nonostante il riaffiorare di una linea anticlericale”, mi diceva a Puebla il teologo dom Raul de las Casas. In Messico la fede guarda al futuro.

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Città del Messico
Nostra Signora di Guadalupe
 

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