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A proposito di giocattoli
lunedì 24 settembre 2018 di Silvana Carletti

Argomenti: Società


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Non c’è bambino che non preferisca, in assoluto, i giocattolini contenuti in buste colorate in vendita nelle edicole o nei negozi specializzati, ad ogni altro oggetto con cui fare collezioni o montare pezzo per pezzo.

La prova più evidente è la presenza di assidui compratori in tali negozi: nonni soprattutto, o genitori.

Il fascino di questi piccoli gadget è davvero irresistibile e talmente diffuso da oscurare le vendite di altri giocattoli tradizionali che restano fermi e immobili nei reparti dei rivenditori.

Ciò che preoccupa, inoltre, è il prezzo eccessivo di ogni bustina che varia da 2 euro e 50 fino a 4 o 5 euro…

Si sa che per i figli o per i nipoti si è disposti a tutto, ma pagare un prezzo così alto per un oggettino di plastica che poi finirà nel dimenticatoio quanto prima, non può essere certamente educativo, mentre si alimentano differenze sociali, sprechi e quant’altro, in momenti di crescita dei bambini che dovrebbero apprezzare, fin da piccoli, il valore del denaro e del giusto risparmio.

Inoltre, si toglie ai piccoli qualsiasi impegno creativo, la soddisfazione di costruire da pochi elementi, qualcosa di divertente fatto con le proprie mani.

Senza dover necessariamente ritornare a pezzetti di legno, di cartone o di stoffa per creare un oggetto come nei tempi passati, basterebbe diffondere nel mercato materiale da elaborare con il proprio gusto e con le capacità che ogni bambino possiede.

Sta a noi saperci regolare e non buttare continuamente dalla finestra denaro guadagnato con lavoro e sacrificio che, invece, andrebbe speso più intelligentemente, mettendo in primo piano la fantasia e lo sviluppo intellettuale dei nostri figli.