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INTERVISTA A GERARD DEPARDIEU

ARRIVANO ASTERIX E I GALLI
mercoledì 30 gennaio 2008 di Silvana Carletti

Argomenti: Interviste


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Incontro a Roma con Gerard Depardieu e lo staff del film “Asterix alle Olimpiadi”. di Silvana Carletti

Assente alla Conferenza stampa Alain Delon, altro grande interprete del film che uscirà l’8 Febbraio nelle sale romane.

Il film di Jerome Seydoux e Thomas Langmann descrive la storia di Asterix che decide di partecipare alle Olimpiadi per poter sposare la bella principessa greca Irina, sfidando Bruto, figlio dell’Imperatore Cesare, dominatore dell’Impero Romano.(Uno straordinario Alain Delon) Naturalmente, i dati storici sono falsati e modificati con grande fantasia. Moltissime le citazioni e riferimenti “moderni” che provocano comicità e rendono la storia divertente.

Ne risulta un film ricco di avventure, con effetti speciali sorprendenti, leggero, dissacrante e piacevolissimo. Gli altri interpreti (tutti perfettamente aderenti al loro ruolo) sono: Clovis Cornillac(Asterix);Benoit Poel Voorde (Bruto);Stephane Rousseau (Alafolix);Vanessa Hessler( Irina):

Chiediamo a Depardieu:

- Che pensi del tuo personaggio, Obelix?

- Mi assomiglia moltissimo. E’ semplice come un bambino. Ama la natura ed è sempre disponibile ad aiutare gli altri. Certamente è un personaggio positivo.

- Come avete pensato a tante citazioni nel film? Quella su Cyrano è stata decisa da te?

- Le varie citazioni rendono il film più attuale e vicino a noi moderni. La scena revocatrice di Cyrano è un modo di esprimere l’innamoramento che rende tutti gli uomini vulnerabili. L’idea di inserire Jean Todd e Schumaker, Zidane, Tony Parker ecc.ecc. è una “strizzata d’occhio” al mondo d’oggi. Tutti gli sportivi hanno devoluto il loro cachet alla ricerca neurologica.

- Quali sono stati i tuoi rapporti con Delon?

- Abbiamo pensato a lui e alla sua partecipazione per aggiungere qualcosa “in più” al fumetto. Ci siamo incontrati raramente. Eravamo su due “gradinate opposte”. E’ un validissimo attore, ma ha un carattere molto riservato e poco aperto allo scherzo. E’ un grande professionista e il suo “Cesare” è un imperatore con un grande senso dello humor, di grande carisma, ma che giocherella con la sua immagine. Come uomo devo dire che è ancora eccezionalmente bello. Ha un carattere contraddittorio, complesso, ma molto interessante. Alain Delon è un principe, un signore, una leggenda vivente e allo stesso tempo, vulnerabile e con le sue fragilità.

- A proposito dei cinghiali che tu abbatti…Essendo un grande gourmet, come consigli di cucinarli?

- Amo molto la carne di cinghiale e non ho una ricetta precisa. Considero la cucina italiana la migliore del mondo e mi piace sedermi a tavola, tra una dieta e l’altra….

- A proposito di dieta; pratichi qualche sport?

- Si, quello della “forchetta”.. A parte tutto, mi piace correre, andare in moto, seguire il calcio e la Formula Uno.

- Come si è comportato Schumaker nella guida della “biga”?

- Conosco da anni Jean Todd e mi aveva assicurato la presenza di Schumy, a patto che pubblicizzassimo nel film il logo di un Ente Benefico che il campione aiuta.

La corsa delle bighe è stata un’impresa massacrante. Alcune scene sono state girate addirittura all’interno, a causa della pioggia. Schumaker è stato eccezionale come sempre e la sua biga rossa è stata una divertente invenzione.

- Cosa pensi del Cinema di oggi?

- E’ sempre più americanizzato e condizionato dalle televisioni. Il nostro vuole essere un film “europeo”, come il 1° e 2° Asterix. Ammiro il cinema italiano, specie quello dei grandi registi con cui ho lavorato.

- Quali sono i tuoi progetti futuri?

- Sono impegnato in tantissimi campi. Mi ritrovo allo stesso tempo, gangster e poliziotto. Faccio pubblicità e sto girando contemporaneamente cinque film.

- Che cosa mi piacerebbe fare?

- Recitare Sant’Agostino in uno stadio pieno di gente, come Benigni sta facendo con la lettura di Dante. Ammiro profondamente Benigni e credo che leggere un’opera di fronte ad un pubblico immenso, sia il sogno più grande per un attore.