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Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
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27 marzo 2024
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Ha fatto scalpore la notizia pubblicata su alcuni quotidiani della “scoperta” di un signore che, a settembre, controllando le cifre del ripetitore di calore rispetto allo spegnimento precedente, ha notato che lo stesso, durante l’estate, aveva segnato ulteriori scatti.
Come era stato possibile?
Probabilmente, durante il giorno, la temperatura esterna è stata talmente alta da surriscaldare lo stesso termosifone e , di notte, l’acqua contenuta nell’impianto ha mantenuto un calore superiore a 28 gradi che fa scattare i contatori, fino a quando non scende sotto i 28°.
Che fare, allora?
Per ora, l’unico rimedio possibile è controllare a fine stagione le cifre indicative dei consumi per poi ricontrollarle all’inizio di settembre, per poter dimostrare l’ingiustificato aumento del consumo. Dovremo, in questo caso, provvederci di un indicatore di data come un giornale o una macchina fotografica ad hoc.
Data l’enorme diffusione obbligatoria di questo tipo di lettura che avrebbe dovuto agevolare gli utenti, siamo alle solite; chi ci rimette è sempre l’ignaro consumatore…
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