La cronaca quotidiana quasi regolarmente ci riporta episodi tristissimi di bambini dimenticati nelle auto dei genitori e, ahimè, spesso deceduti per il caldo eccessivo o per il freddo.
L’ultimo fatto è avvenuto a Borgo San Giacomo, vicino Brescia ove due sorelline, l’una di tre anni e l’altra di tre mesi, sono rimaste per ore nell’automobile del padre, un rumeno, che si era recato a giocare alle slot machine, mentre la madre si prostituiva.
Non solo: sono state trovate tracce di cocaina nel sangue delle due piccine che, secondo indagini della Pretura, non sono effetto compatibile con il fumo passivo, ma potrebbero essere state addirittura ingerite.
Non ci sono commenti possibili a questo vero e proprio misfatto, segno della decadenza morale sempre più profonda che sta invadendo anche gli affetti più sacri.
Ora, le due bambine sono state affidate ad una Comunità protetta, in vista di una possibile adozione.
In un altro caso, purtroppo, una tragica fatalità è capitata ad una madre che, probabilmente stressata dal lavoro familiare e dall’impegno quotidiano presso una fabbrica, ha dimenticato la propria figlia nell’automobile, invece di accompagnarla all’asilo nido del suo paese. Possiamo immaginare il dolore provato da questa madre che, involontariamente, ha ucciso la propria figlia.
Sembra che attualmente sia stato attuato un sistema d’allarme ad hoc per evitare simili drammi che non possono essere giustificati in alcun modo, perché la cura, la salute e l’educazione dei propri figli dovrebbero essere sempre al primissimo posto nelle azioni e nei comportamenti della nostra vita.