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FESTA DEL CINEMA A REBIBBIA


martedì 24 ottobre 2017 di Comunicato Stampa



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Anche quest’anno la Festa del Cinema di Roma abbatte simbolicamente la barriera fra Città e Carcere. Dal 30 ottobre al 21 dicembre la Festa del Cinema a Rebibbia ospita sei appuntamenti internazionali, aperti a liberi e detenuti: un esperimento di integrazione attraverso il Cinema e il Video-Teatro.

Proiezioni di grandi film in anteprima, Video Teatro Live Streaming, Laboratori e workshop di cinema tra Università e Carcere.

Si inaugura, il 30 ottobre la Prima di Hamlet in Rebibbia, spettacolo in live streaming full-HD dal carcere in collegamento diretto con l’Auditorium del MAXXI, col Teatro della Tosse di Genova, numerosi Teatri e Carceri italiane. Un nuovo cult dei detenuti-attori - già protagonisti di Cesare deve morire – ora alle prese con la più celebre opera di Shakespeare, per la regia di Fabio Cavalli. Dal 31 ottobre al 2 novembre la Festa prosegue con le proiezioni cinematografiche dei film Una questione privata di Paolo e Vittorio Taviani, Terapia di coppia per amanti di Alessio Maria Federici (anticipata da un’esibizione live dei Daiana Lou), la versione restaurata di Borotalco di Carlo Verdone, e la clip musicale Jailhouse Rock girata a Rebibbia dai giovani videomakers under 35 e che vede sul palco i 30 elementi della Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio insieme ai detenuti e agli studenti dell’Università Roma Tre. Chiude la manifestazione la proiezione del docufilm Rebibbia 24 realizzato dagli studenti del DAMS Roma Tre e dell’Istituto per la Cinematografia e la TV "Roberto Rossellini” nell’ambito delle attività laboratoriali collaterali previste dal progetto.

Il tutto grazie alla collaborazione tra la Fondazione Cinema per Roma, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi Roma Tre, con l’impegno produttivo de La Ribalta – Centro Studi Enrico Maria Salerno che da quindici anni diffonde e crea opere teatrali e cinematografiche di prestigio internazionale con i detenuti del carcere romano e la start-up Ottava Arte che cura l’allestimento di Hamlet in Rebibia.

L’iniziativa è parte del programma di Contemporaneamente Roma 2017 promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e in collaborazione con Siae

Perché il Cinema va’ in Carcere Il carcere è spaccato estremo della società. Un melting pot di lingue e culture, con una popolazione reclusa proveniente da 138 nazionalità diverse (37% su 50.000 detenuti), di età media sotto i 32 anni, compresenti nello stesso luogo e con immaginabili problemi di convivenza. La mediazione culturale fra diversi è un dato di necessità, e il cinema, assieme al teatro, rappresenta il linguaggio universale condivisibile da tutti. Nell’Auditorium di Rebibbia da 15 anni, migliaia di spettatori di qualunque età entrano liberamente per assistere agli spettacoli dei detenuti. Anche le macchine da presa si sono affacciate sempre più spesso e i detenuti si sono appassionati al “dietro le quinte” del cinema. Il Centro Studi Enrico Maria Salerno e la Fondazione Cinema per Roma, offrono al territorio della periferia Est una sala “reclusa” ma aperta a tutti con 340 posti, un grande schermo e una programmazione artistica di qualità. Nel 2016 nasce la Festa del Cinema a Rebibbia, col Ministero di Giustizia e l’Università Roma Tre: proiezioni, incontri, spettacoli in live streaming per il pubblico esterno e interno. Resta in mente al pubblico quando si riaccendono le luci. Anche in un carcere. Programma: 30 Ottobre 2017 ore 20.30 – ingresso pubblico ore 19.30 Hamlet in Rebibbia Live Streaming di Fabio Cavalli - Diretta streaming dello spettacolo teatrale dei detenuti al MAXXI e nei teatri, cinema e carceri d’Italia Nell’Amleto di Shakespeare il giovane principe, chiamato dalla voce del sangue, dal fantasma del padre ucciso in una faida di potere familiare, indaga implacabilmente sui presunti colpevoli: lo zio e la sua stessa madre. Occorre compiere la vendetta e ristabilire l’ordine nella Famiglia e nella Città. Amleto è il killer obbligato, l’esecutore. Ma rifiuta di agire senza le prove del delitto. Pretende che Vendetta e Gi1ustizia siano le due facce della stessa moneta. Nella strage finale, innocenti e colpevoli saranno ugualmente sacrificati in un atto di purificazione distruttiva. Solo Orazio resta testimone vivente, incaricato di ricordare ai posteri il rischio mortale che comporta la violazione dell’ordine all’interno di una comunità. Nell’Amleto si rispecchiano i destini di molti degli attori della Compagnia. E i destini di tutti noi. Se c’è del marcio nell’antica Danimarca, come ce la passiamo, oggi, fra Roma, Napoli e Reggio Calabria? (Con la sponda delle finanziarie del Nord). Quali faide, tradimenti e lotte fra clan, coprono di sangue le strade delle città, fino a macchiare i palazzi di un potere lontano ed oscuro? Dalla Fortezza di Elsinore alle nostre metropoli il salto spazio-temporale è quasi impercettibile. Nella parola dialettale scarnificata dei detenuti-attori, l’Amleto è cronaca di oggi ed emblema universale della dialettica fra Vendetta e Giustizia.

31 ottobre 2017 ore 16.00 – ingresso pubblico ore 15.00

Una questione privata di Paolo e Vittorio Taviani

Tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, Una questione privata segue le vicende del giovane partigiano Milton (Luca Marinelli), innamorato della bella Fulvia, ne perde le tracce durante la guerra di resistenza nelle Langhe. Sullo sfondo della battaglia partigiana, il protagonista intraprende un eroico viaggio alla ricerca dell’amore perduto e della verità che ruota attorno ad esso. Grazie alla complicità della custode della villa (Anna Ferruzzo) dove i due innamorati passavano le loro serate, Milton scopre il terribile segreto che traccerà la sua strada: contorta e pericolosa, disseminata di nemici e insormontabili sfide.

1 novembre 2017 ore 16.00 – ingresso pubblico ore 15.00

Performance Live dei Daiana Lou (X factor 2016) a seguire

Terapia di coppia per amanti di Alessio Maria Federici

Scaricata la passione incontrollabile dei primi tempi, Modesto e Viviana bussano alla porta di un analista per sottoporsi alla terapia di coppia. C’è solo un problema: loro non sono una coppia. Non una ufficiale, almeno. I due amanti, entrambi ingabbiati in matrimoni infelici, non sanno come reagire di fronte al dilemma che rischia di allontanarli: tuffarsi a capofitto nella relazione extraconiugale e investire in una nuova vita, come vorrebbe l’intrigante Viviana(Ambra Angiolini); oppure seguire il suggerimento dello sboccato Modesto(Pietro Sermonti) e proseguire con l’ingarbugliata doppia esistenza. Dopo l’ennesima schermaglia, l’uomo, che si nasconde dietro battutine spavalde per mascherare la vigliaccheria che lo affligge, accontenta l’esigente amante e finisce in terapia. L’aiuto di un esperto potrà davvero aiutare la coppia, libera da vincoli matrimoniali e familiari, a superare la crisi?

2 novembre 2017 ore 16.00 – ingresso pubblico ore 15.00

Jailhouse Rock in Rebibbia

Girato a Rebibbia dai giovani videomakers under 35, Jailhouse Rock in Rebibbia racconta l’incontro di Cinema e Musica tra i detenuti attori della Compagnia G12 A.S., i musicisti della Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio e gli studenti dell’Università Roma Tre, dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale Cine Tv Roberto Rossellini. Sul palco di Rebibbia Musicisti liberi e reclusi si esibiscono nel celebre brano del Re del Rock, Elvis Presley, nella versione proposta da John Belusci e Dan Aykroyd nel film Blues Brothers di John Landis.

A seguire

Borotalco (versione restaurata) di Carlo Verdone

Sergio (Carlo Verdone), imbranato e grigio venditore porta a porta, assume l’identità di un affascinante viveur per far colpo sulla bella Nadia (Eleonora Giorgi). Ma a poco a poco il vortice delle menzogne sulle quali ha costruito il suo rapporto con Nadia lo porta a non riuscire a liberarsi del personaggio che millanta di essere, con tragicomiche conseguenze. Verdone sceneggia e dirige un film molto divertente, originale e costruito in maniera eccellente. Il film viene presentato in anteprima nella sua versione restaurata.

21 dicembre 2017 ore 16.00

Rebibbia 24 (docufilm realizzato nell’ambito delle attività laboratoriali del Progetto)

Realizzato da operatori e montatori under 35 nell’ambito del Laboratorio Rebibbia 24 il docufilm testimonia, senza censura e senza peli sulla lingua, l’incontro tra i detenuti del Carcere e gli allievi del Laboratorio e di ciò che resta in mente al pubblico quando si riaccendono le luci della sala. Anche in un carcere.

Laboratorio Rebibbia 24 – dal 19 ottobre al 21 dicembre 2017

Dal 19 ottobre al 21 dicembre 2017 con gli studenti del DAMS Roma Tre e gli studenti dell’Istituto R.Rossellini per la cinematografia e la Televisione. Documentazione video dell’allestimento dello spettacolo Hamlet in Rebibbia, per la regia di Fabio Cavalli; collaborazione tecnica all’allestimento; riprese della clip Jailhouse Rock in Rebibbia e collaborazione al montaggio. Montaggio del docu-film Rebibbia 24; post-produzione; promozione evento di presentazione.

 

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