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URAGANO OPHELIA: UN PERICOLO IN ARRIVO


martedì 17 ottobre 2017 di Manuela Angiolini



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Mentre l’Irlanda si prepara a difendersi dall’uragano in arrivo, si riaccende la paura di un nuovo disastro cosmico. Lungo il suo cammino, la tempesta prende vigore e attualmente, ha raggiunto forza tre. I metereologi britannici hanno allertato l’Irlanda del Nord specificando un pericolo che riguarda non solo le abitazioni, ma anche le persone.

L’arrivo in questo Stato della tempesta è previsto per lunedì pomeriggio, ma proseguirà il suo cammino verso L’Inghilterra, in particolare sulle coste del Galles e in alcuni luoghi della Scozia.

Ora, il vento che colpisce le isole Azzorre ha la velocità di circa 130 Km orari, ma potrebbe peggiorare.

Mentre in Gran Bretagna l’allerta è di colore “giallo”, in Irlanda del Nord, “l’arancione” è già stato segnalato ed è stato istituito un comitato d’urgenza nazionale per misure di prevenzione ed intervento.

Per chi non conoscesse l’importanza dei “colori”, è bene sapere che l’arancione prevede danni alle linee elettriche, telefoniche e l’interruzione dei trasporti, oltre alla caduta di alberi e dei tetti delle case che potrebbe causare vittime

Già fin da ora ci sono stati dei decessi: un’anziana signora è morta per la caduta di un albero precipitato sulla sua auto; un uomo di trenta anni è stato colpito da un vento fortissimo di oltre 150 km orari.

Nel frattempo, sempre in Irlanda, più di trecentomila utenti sono al buio e rischiano di non poter usufruire dei servizi elettrici per più di 8 giorni.
Un vero disastro, annunciato dal colore giallastro del cielo di Londra e rosseggiante nell’Ulster, colorazioni dovute, secondo gli esperti, dal pulviscolo del deserto del Sahara e dai detriti incontrati da Ophelia nel corso del viaggio verso l’Europa..

Per comprendere la natura di questo temibile fenomeno atmosferico, dobbiamo sapere che si tratta di un ciclone tropicale che colpisce l’Oceano Atlantico e che si forma a causa del calore dell’acqua degli oceani vicini all’Equatore provocando aria umida ed aumento del vapore acqueo. Le correnti d’aria circostanti ruotano allora in senso inverso trascinando nuvole, mentre il vento raggiunge la velocità di 100 km orari.

La parte più pericolosa del ciclone è quella esterna. Raggiungendo la terra e scontrandosi con i venti locali, l’uragano perde forza, fino a disintegrarsi.

E’ quanto sperano gli abitanti delle zone a rischio e quanto ci auguriamo tutti noi, non dimenticando mai quanto il rispetto della natura e delle sue leggi da parte dell’uomo sia fondamentale per emarginare e contrastare fenomeni devastanti.