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CHE TEMPO CHE FA


martedì 26 settembre 2017 di Manuela Angiolini



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- Da molti anni, si sa, le stagioni sono cambiate e non esistono più le “mezze stagioni” (la primavera e l’autunno per intenderci) poiché si passa dal caldo africano al freddo polare con estrema facilità.

Colpa dell’inquinamento, per molti o, semplicemente, del variare del clima e delle temperature dovute a fenomeni terrestri previsti dalla normale evoluzione dei tempi.

Purtroppo, a farne le spese siamo noi che ci troviamo ad affrontare disagi stagionali in continuo aumento.

Trattandosi poi di una popolazione per lo più anziana, aumentano i malanni e le difficoltà logistiche. Nel mese di settembre di quest’anno, le giornate hanno registrato una temperatura alta nelle ore diurne, specie da mezzogiorno alle ore 14, per poi passare al freddo serale e notturno che si prolunga fino alle prime ore del mattino.

A questo punto, specie per chi deve recarsi al lavoro, non è facile vestirsi in modo adeguato: si rischia di soffrire di freddo o di caldo eccessivo.

Da qui, raffreddori, influenze e malessere.

Secondo il mio modesto parere, la natura si sta ribellando ai continui soprusi dell’uomo che non smette di sottovalutare i pericoli derivanti da un uso sconsiderato dei gas inquinanti, dallo smaltimento rifiuti tossici, dall’inquinamento continuo di fiumi e mari, senza dimenticare, ahimè, gli esperimenti atomici che stanno preoccupando l’opinione pubblica mondiale.

Si tratta di un lento suicidio collettivo, in nome di un’ errata interpretazione di una tecnologia senza limiti che potrebbe portare alla fine rovinosa di un intero pianeta.

 

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