I monti Sibillini sono stati sempre oggetto di leggende fantastiche riferite soprattutto alla mitica Sibilla e alla sua grotta situata nei pressi dell’Infernaccio, proprio nei pressi del Monte Vettore da cui sono scaturite le recenti scosse sismiche che hanno cambiato il volto di quella zona montana e dei dintorni, scosse che ancora oggi sembrano non cessare.
Anticamente la Sibilla era ricordata per il suo incontro con il Guerrin Meschino, un giovane cavaliere che, dopo varie avventure, era giunto alla grotta della maga per avere notizie sui suoi natali. Salì sulla cima del Monte Sibilla e si inoltrò nella caverna ove la fata gli rivelò che solo attraverso il peccato, avrebbe potuto raggiungere il suo scopo. Guerrino fuggì e, dopo una gloriosa vittoria in Puglia contro i Saraceni, potè incontrare ed abbracciare finalmente i suoi genitori.
Il fascino di questa storia rimase e si tramandò nei secoli, circondando di mistero rilievi appenninici di grande bellezza, tutt’oggi meta di turisti ed escursionisti.
Proprio in questo suggestivo panorama montano, è stato avvistato, di recente, un animale straordinario: l’unicorno, una specie scomparsa da secoli e che, nei secoli, era ritenuta “magica” perché capace di neutralizzare i veleni.
Al mondo esistono pochi esemplari e, secondo gli studiosi, il solo corno del capriolo deriverebbe da una malformazione genetica.
Aver incontrato questa straordinaria creatura è un fatto curioso e si presta a mille ipotesi.
Chi lo ha fotografato, lo ha immortalato mentre cercava di mangiare tra le erbe e i fiori dei Monti Sibillini, in particolare nella Valle del Fiastrone; tale
“scoperta” si è diffusa rapidamente sui media suscitando interesse e stupore.