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PROFUMO DI DONNA AL TEATRO PARIOLI


mercoledì 22 febbraio 2017 di Comunicato Stampa

Argomenti: Teatro


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STAGIONE 2016/2017

TEATRO PARIOLI PEPPINO DE FILIPPO
da giovedi 2 a domenica 12 marzo 2017

Società per Attori presenta

dal romanzo di Giovanni Arpino

IL BUIO E IL MIELE

Massimo Venturiello
in

PROFUMO DI DONNA
adattamento di Pino Tierno

con (in ordine alfabetico)

Irma Ciaramella, Camillo Grassi, Andrea Monno Claudia Portale, Sara Scotto Di Luzio, Franco Silvestri

scene Alessandro Chiti costumi Sabrina Chiocchio musiche Germano Mazzocchetti light designer Umile Vainieri

regia
Massimo Venturiello

la voce dei brani cantati è di Tosca

- Al Teatro Parioli Peppino De Filippo, dal 2 al 12 marzo, Profumo di donna da “ Il buio e il miele” di Giovanni Arpino, adattamento di Pino Tierno, regia di Massimo Venturiello,con: Massimo Venturiello e con Irma Ciaramella, Camillo Grassi, Andrea Monno, Claudia Portale, Sara Scotto Di Luzio, Franco Silvestri.

- Scene,Alessandro Chiti, costumi Sabrina Chiocchio, musiche,Germano Mazzocchetti,light designer Umile Vainieri.La voce dei brani cantati è di Tosca

- Un capitano in pensione, rimasto cieco a causa di un’esplosione accidentale, decide di recarsi a Napoli da un amico anch’egli non vedente. Il capitano si farà accompagnare in questo viaggio da un giovane soldato in permesso premio. Tra vessazioni e rimproveri, il giovane, ribattezzato ’’Ciccio’’ al pari di tutti gli sventurati che si sono succeduti nell’ingrata mansione, “scorterà” quindi il bizzarro capitano che si rivelerà un uomo dalla personalità poliedrica; a tratti irascibile e spigoloso, a volte ironico e autoironico, sempre e comunque irresistibile seduttore di donne, per le quali ha una particolare passione.

- I due partono in treno da Torino e la prima tappa è Bologna, dove il capitano decide di passare alcune ore con una prostituta. La seconda tappa del viaggio è Roma, dove il capitano parla con il cugino prete della sua condizione fisica e, per ultimo, giungono a Napoli, dove il capitano viene corteggiato da una giovane donna perdutamente innamorata di lui, ma il capitano sembra infastidito dalle sue attenzioni. La vera ragione del viaggio e dell’incontro con l’amico non vedente giungerà inaspettata e sorprendente solo alla fine... solo allora il capitano capirà che non potrà rifiutare l’aiuto e le attenzioni della giovane donna.

- “Ora che abbiamo i mezzi per spaziare, per comunicare con tutti ci siamo chiusi in noi stessi, siamo diventati cinici disumani…” Così dice Charlie Chaplin nel discorso finale de “Il Grande Dittatore” e, come a volte succede a noi attori, le parole che continuiamo a ripetere tutte le sere ci restano addosso e ci rimbalzano poi nella mente durante le nostre giornate.

- Così, interpretando il ruolo che fu di Chaplin, ho spesso ripensato a queste parole ed è cresciuta in me la necessità di continuare a parlarne. Viviamo quotidianamente il paradosso di un’epoca in cui la globalizzazione ci spinge sempre di più verso l’isolamento e l’anonimato. Ecco perché mi sono innamorato del romanzo di Giovanni Arpino “Il buio e il miele” e ho deciso di portarlo in scena come già fece Dino Risi con l’indimenticabile film interpretato da Vittorio Gassman “Profumo di donna”, poi risorto nel remake “Scent of a Woman” di Martin Brest con Al Pacino.

- Questo romanzo-film è sicuramente l’emblema della solitudine moderna, della disillusione esistenziale che inevitabilmente conduce al cinismo e alla perdita di umanità e che assume nella figura del protagonista Fausto una dimensione cosmica (chissà se Arpino, dando al suo protagonista il nome di Fausto ha, magari inconsciamente, pensato al dottor Faust), spingendolo verso un crinale in cui si è smarrito il “profumo della vita”, la disperazione si confonde con l’ironia e il sarcasmo e la tragedia diventa persino comica, esilarante, proprio come tragica e comica è la condizione umana.

- Ed è proprio così che me lo immagino questo spettacolo, un incontro di emozioni contrapposte, uno scontro di lacrime e risate in cui, al momento, non so quale delle due prenderà il sopravvento.”(Massimo Venturiello)

Giovanni Arpino (1927 • 1987)

Galleria € 22,00

Teatro Parioli Peppino De Filippo Via Giosuè Borsi 20, 00197 – Roma tel. 06 8073040 www.parioliteatro.it

 

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