Diceva un saggio: “Si può fare a meno del necessario, ma non del superfluo…”
Il cellulare è una via di mezzo. Molto utile per comunicare, indispensabile in casi di emergenza, dannoso e superfluo quando usato impropriamente (a scuola, a teatro, al cinema, in chiesa e così via) oppure affidato a bambini come giocattolo.
L’Italia è, dopo la Danimarca, il Paese con una più alta percentuale di telefonini. In una famiglia, ai nostri giorni, ogni membro (o quasi) possiede il suo cellulare di cui si è, in genere, gelosissimi. Molte persone hanno abolito da casa la linea fissa per sostituirla con quella mobile con congruo risparmio di canone.
Il prezzo comunque delle schede, degli abbonamenti e quant’altro, incide e non poco, sul bilancio familiare.
Il governo attuale, (finalmente!), come primo atto del suo esercizio, abolì la tassa fissa che ognuno di noi pagava malvolentieri, essendo l’Italia, tra l’altro, l’unico paese in Europa a conservare questo “privilegio”….
Così, da sondaggi effettuati, ogni famiglia da allora risparmia ogni mese dai 30 ai 50 Euro.
Ma nessuno vi ha fatto caso….
Trattandosi, poi, di uno strumento irrinunciabile da parte di chiunque, come la benzina per le auto, dovremo tenerne conto e riconoscerne i vantaggi.
Il cellulare, comunque, è anche al primo posto per creare dissidi, liti e separazioni tra coppie di coniugi o fidanzati. A volte, sms arrivati a sproposito o numeri sospetti lasciati incustoditi nella memoria possono determinare vere e proprie tragedie sentimentali, o, al contrario, risultare utilissimi per la scoperta di responsabili di delitti e crimini in genere, dal momento che ogni nostra conversazione non va mai dispersa e può essere identificata.
Che dire? Il nostro consiglio, come per ogni altra cosa, è di fare “uso” e non “abuso”del nostro amato telefonino.