Il film di Massimo Natale ripropone il tema dell’immigrazione che non tutti conoscono in alcuni aspetti.

 C’è chi fugge dalla guerra, dalla miseria, dalla disperazione e cerca asilo in Europa adattandosi a qualsiasi genere di lavoro per sopravvivere; tra questi, ci sono persone di una certa cultura che sperano di trovare prima o poi un impiego adeguato alla loro preparazione e si danno da fare per migliorare il tenore di vita che vedono realizzato in altri.

 Andrei Bina è un giovane di bell’aspetto che ottiene una borsa di studio di specializzazione in lingue straniere all’Università.
Frequenta con profitto gli studi, dandosi da fare in mille modi per riuscire a campare: dal traduttore presso un Commissariato di Polizia, all’aiuto pizzaiolo, finchè non conosce Anna Ritter, un’antiquaria benestante che ha bisogno di un traduttore dal tedesco per un diario del marito defunto che ha trovato, fortuitamente, nella libreria di casa.

 Il rapporto tra i due si fa complesso ed intimo allo stesso tempo e Andrei vede nella giovane donna, la possibilità di un futuro migliore e il passaggio ad un mondo d’élite che ha sempre sognato.

Per ottenere questo status, sarà disposto a tutto, anche alla menzogna, finchè gli avvenimenti non lo costringeranno a riflettere e, probabilmente, a pentirsi del suo comportamento.

Il film che si avvale di attori quali Claudia Gerini, Kamil Kula, Silvia Delfino, Piotr Rogucki, Anna Safronik è uno specchio realistico ed anche amaro dell’attuale situazione immigratoria che coinvolge il nostro Paese con luci ed ombre che la caratterizzano in un problema generale che ancora non riesce a trovare una giusta soluzione.

Dal 26 Maggio Al Cinema