Un film coraggioso che, dopo tanti anni di polemiche e successivo silenzio, ripropone il mistero di un avvenimento drammatico che sconvolse l’opinione pubblica.

 Il regista Renzo Martinelli ci racconta in maniera molto realistica e convincente la tragedia del DC9 della Compagnia Itavia che, il 27 giugno 1980 scomparve dagli schermi dei radar senza lasciare alcun segnale di emergenza, andandosi a schiantare tra le isole di Ponza e Ustica.

 Le spiegazioni fornite dal governo di allora non convinsero due persone coinvolte, in modo diverso, nel tragico incidente: la giornalista Roberta Bellodi che perse la figlia nello schianto dell’aereo e il deputato Corrado di Acquaformosa che, dopo la perdita misteriosa della moglie, volle indagare su depistaggi e scomparse di prove, pagando, anch’egli, con la vita, il suo impegno a fare chiarezza.

 La sceneggiatura del film, davvero emozionante e tecnicamente perfetta, ha richiesto un lavoro di tre anni da parte di due ingegneri aeronautici e con il supporto di perizie accurate e di testimonianze.

 Le scene e i movimenti di volo sono effettuati e girati su paesaggi reali: un vero capolavoro di rara perizia.

 La storia narrata è profondamente autentica e, come afferma il regista, ci permette di avvicinarsi ad una verità che tutti cerchiamo da oltre trenta anni.

 Nonostante le versioni contraddittorie fornite circa questo terribile disastro aereo, quali il cedimento strutturale del veicolo, una bomba sulla coda del DC9, un missile che colpisce per errore, l’ analisi attenta e minuziosa dei fatti fornitaci da questo film ci convince che la realtà di allora fu ben diversa e che, in nome della “ ragion di stato”, molto spesso si arriva a compromessi e spiegazioni poco convincenti privando i famigliari delle vittime di una sia pur tardiva giustizia.

 Il film che si avvale di bravissimi attori quali: Caterina Murino, Marco Leonardi, Lubna Azabal, Tomas Arana e Federica Martinelli, uscirà nelle nostre sale il 31 marzo prossimo.