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Rubrica: EDITORIALI


EDITORIALE 05/2007


domenica 6 maggio 2007 di Silvana Carletti



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Il recente delitto di Veronica Russo ha messo in evidenza per l’ennesima volta, il dilagare della violenza e dell’aggressività incontrollata, anche da parte dei giovani. La tragica fine di una ragazza perbene che si recava al lavoro e che è stata insultata e poi colpita a morte da due rumene che si sono date alla fuga, ha destato una profonda impressione e suscitato dolore e rammarico in tutto il Paese. Sembra inconcepibile, infatti, che possano avvenire simili drammi in mezzo a tanta gente, in un orario di punta, all’uscita della metropolitana di una grande città, tra l’indifferenza dei viaggiatori e la mancanza di controlli, di vigilanza e di sicurezza.

Si parla tanto di tecnologie avanzate, di nazioni all’avanguardia nel campo della ricerca, della tecnologia, della cultura, ma se mancano poi le elementari forme di difesa e di incolumità dei cittadini, a che cosa può servire tanto progresso?

E dove sono finiti la solidarietà, l’aiuto reciproco, un senso minimo di “umanità” che doveva spingere i passeggeri della metro ad accorrere, a chiamare aiuto, ad intervenire?

Ogni commento sarebbe inutile ed insufficiente a descrivere lo sdegno, la rabbia, il senso d’impotenza che ha invaso ognuno di noi, nel momento in cui si è appresa la notizia di questa efferata uccisione che ci auguriamo tutti, non deve passare impunita.

Il chiedere perdono da parte delle due “assassine” non ha alcun senso, non può consolare i genitori e i parenti della giovane, non può riportare in vita una splendida ragazza nel fiore degli anni, con tutti i suoi progetti e i suoi sogni andati distrutti.

Ci auguriamo soltanto che l’estremo sacrificio di Vanessa serva di monito alle nostre istituzioni perché provvedano a maggiori controlli, ad un aumento della sicurezza, non solo nelle stazioni metro, ma in tutta la città, perché altre vittime innocenti non siano sacrificate alla pazzia, alla cattiveria, all’odio incomprensibile ed incosciente di gente senza scrupoli e disposta a tutto, senza il minimo rimorso o pentimento.