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"CHE SCENEGGIATA!" AL TEATRO PETROLINI fino al 20 novembre


domenica 13 novembre 2011 di ALICANTE

Argomenti: Teatro


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Il lavoro scritto dal grande Nicola Cuffea e per la regia di Vito Matassino va in scena al TEATRO PETROLINI dall’8 al 20 novembre, tutte le sere alle ore 21.00 Domenica ore 18, lunedì riposo.

  • La “sceneggiata” in realtà, ha inizio tra la folla che piano piano animava la piccola hall del Teatro Petrolini del quartiere Testaccio della Capitale, per assistere alla prima dello spettacolo della compagnia Teatro del Mare Les Comediens.
  • Tra gli invitati, qualche giornalista famoso e meno famoso, si aggirava incuriosito per cercare tra il pubblico il volto del misterioso grande Nicola Cuffea. Quel “grande”, con la g minuscola, continuava infatti a suscitare domande. Chi è realmente costui? Una leggenda? un mito? Oppure, ho pensato per un momento, non sarà un fantasma?
  • Infastidito dal vocìo? Nessuno lo scoprirà mai perché il buio cala nella sala… anche se, con il senno del poi, forse non mi ero così sbagliata! Qualche secondo, e lo scricchiolio di una porta fa sobbalzare il pubblico. Niente paura, è solo la ‘sceneggiata!’ che ha inizio.
  • Appaiono tre guitti squattrinati che si danno appuntamento in un vecchio magazzino per la prova generale di una nuova “sceneggiata”, un pezzo forte riveduto e corretto della tradizione teatrale napoletana più popolare. Al culmine della rappresentazione, sono costretti ad interrompersi, perché la ‘realtà’ di quello che rappresentano (un ricatto di “camorra”) fa irruzione nella finzione. Addirittura, saranno in pericolo di vita. Dal fondo di questo ‘cul de sac’ di vago sapore polanskiano, dovranno ingegnarsi per salvare la pelle e, per riuscirci, useranno le armi del teatro, cercando di affascinare con le loro invenzioni il malavitoso che li minaccia.
  • Colpi di scena si alternano a momenti di grande comicità con un ritmo sempre più incalzante, quasi perfetto come le note di un’ opera su uno spartito scritto da un visionario. L’assenza di musica, viene sostituita dai suoni dei vicoli di Napoli, che vanno dal cinguettìo e cicalio al calpestìo dei passi, fino al fischiettìo, il tutto, amplificato dal silenzio della notte, senza bisogno di effetti speciali.
  • Una scena, oltre la scena, che lasciava immaginare al di fuori, un intero quartiere dei bassi di Napoli. Dentro, al magazzino: un mondo reale e un mondo sognato. Al centro: l’uomo, l’eterno viandante, con in sé la speranza umana che un giorno, i due mondi paralleli possano incontrarsi. Ci riuscirà, l’Uomo, grazie all’ironia e alla comicità, uscendone vincitore, perché la vita, in fondo, può essere un punto interrogativo o esclamativo, perfino un punto e virgola, ma di certo è la più grande ‘sceneggiata’ concepita al mondo, anch’essa in perenne cerca di un autore.
  • Così ‘Che sceneggiata!” diventa anche un omaggio a Pirandello e ad altri mostri sacri della scena moderna e contemporanea. Con la convinzione che il vecchio teatro comico “dell’arte”, e dell’improvvisazione, sia sempre il mezzo migliore per conquistare la platea e perfino, per farla riflettere.
  • I tre gloriosi guitti della compagnia “Les Comediens” sono Melissa Manna, bravissima attrice, applaudita a ripetizione, Mattia Cirelli e Raf De Bartolomeis entrambi talentuosi come del resto Claudio Giova, il camorrista dal grilletto facile. Fino a Loredana Castrovilli, la “sorpresa” finale che ha vivacizzato la scena nel suo breve ma importante ruolo.
  • La regia è di Vito Matassino, rubato al cinema internazionale , che torna a mettere in scena la sua Napoli, dopo il successo di “Mediterranea”.
  • Le scene sono di Riccardo Polimeni. Le luci e fonica di E.P:Moretti. Il Producer, Stefano Mogavero. Il canovaccio della sceneggiatura è del grande Nicola Cuffea.
  • Lo spettacolo, forse, più divertente in scena a Roma. Da non perdere!
 

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