Espressioni D’Arte presenta a Piazza dell’Emporio, 2 - 00153 Roma
la seconda mostra di un ciclo di 4 personali curate da Tiziana Di Bartolomeo e Francesca Romana Afflitto, dedicate ad artisti con un unico filo comune ed originario l’Arte Figutativa, che avrà come sottotitolo figurativArte
"Pittura come natura", potrebbe essere la frase chiave per interpretare il lavoro di Jessica Pintaldi. Il pregiudizio moderno verso la mimesi, intesa come rincorsa un po’ frustrante dell’apparenza naturale va superata intendendo questo rapporto fra artista e mondo circostante come uno sposalizio, un reciproco dono di coscienza e realtà.
- JESSICA PINTALDI
- Barbizon o meglio...le cascate del monte gelato
In parole più semplici, non si tratta di "imitare la natura" nella sua scorza esteriore ma di essere creativi "allo stesso modo della natura".
Jessica sembra maneggiare il pennello con la leggerezza, anzi, l’arrendevolezza che hanno le creature marine verso l’acqua (o ciò che vola rispetto al vento): accoglienza di quella forza "altra" da noi ma, allo stesso tempo, l’appropriazione della sua segreta regola e, quindi, fare di ciò che è estraneo il nostro elemento.
PROGRAMMA MOSTRE al Caffè Emporio
Jessica Pintaldi 6 >31 Ottobre 2009 ore 19
Giuseppe Nubila 3 > 29 Novembre 2009
Candida Scanu 5 > 31 Gennaio 2010
Paolo Di Tonto 2 > 28 Febbraio 2010
- Giuseppe Nubila
Giuseppe Nubila ha ereditato dalle ultime avanguardie la capacità "nomadica" di servirsi senza timidezza delle proposte stilistiche del passato, fondendo linguaggi e, soprattutto liberandosi del pregiudizio che vuole l’antifigurazione come un criterio per misurare modernità e sincerità d’intenti. I dipinti di Candida Scanu offrono un tratto pittorico di grande dinamismo che riassorbe nella sua corsa figure, oggetti e sfondo, quasi a voler significare che tutto è composto di una comune sostanza o, per meglio dire, a tutto appartiene quello slancio vitale che sostiene l’esistenza di ogni cosa anche di quelle apparentemente inerti.
- Paolo Di Tonto
Paolo Di Tonto La fisicità dei corpi ritratti da Paolo Di Tonto recupera qualcosa dal gran deposito della classicità mediterranea: la larghezza dei piani di colore, la fluidità della linea, in altre parole a capacità di essere liberi dall’incalzare del tempo che passa. È classica una forma che basta a sé stessa, che non ha bisogno di spunti narrativi perché possiede in nucleo esenziale di ogni storia, il ritorno all’equilibrio originario.
- Candida Scanu
Critica a cura di Gianluca Tedaldi
Espressioni D’Arte A cura di Tiziana Di Bartolomeo e Francesca Romana Afflitto